Turismo: 8 italiani su 10 preferiscono fare le vacanze in Italia

ROMA. L'indice di fiducia del viaggiatore italiano, elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l'Istituto Piepoli, mostra una crescita della propensione degli italiani al viaggio, che porta questo indice al massimo storico. Ad aprile, infatti, tocca il massimo storico, avendo per la prima volta superato la soglia di 60 su 100.

Si registra infatti un ulteriore aumento della propensione degli italiani al viaggio (l'indice passa da 59 a 60 su 100 in un mese). L'indice rimane "sufficiente" dopo avere toccato il minimo nei mesi invernali, ma si continua a denotare una certa incertezza dei viaggiatori. Il record è significativo perché arriva in un momento nel quale ci si aspetta una ripresa economica anche per l'Italia.

La debole crescita economica ha tuttavia un impatto positivo sul "sentiment" degli  italiani. Il saldo tra ottimisti e pessimisti è sceso ad un valore negativo di 12 punti percentuali. Oltre 8 italiani su 10 ha intenzione di trascorrere le proprie vacanze in Italia e questo valore è il massimo storico raggiunto nelle rilevazioni.

Per i prossimi mesi le destinazioni preferite saranno sia le città d'arte che le destinazioni di mare, in particolar modo quelle della Toscana e della Sicilia. La Lombardia, grazie all'effetto Expo, è in terza posizione in cima alla lista dei desideri degli italiani. A livello europeo, la Spagna è in posizione di leadership, mentre Francia e Germania sono subito dietro. A livello di mete extra-europee, gli Stati Uniti sono la meta preferita nel panorama extra-europeo.

L'indice evidenzia un'altra tendenza molto interessante. La differenziazione regionale, che nei mesi passati è sempre stata molto forte, è ora in attenuazione. I prossimi mesi si caratterizzano per una durata media del viaggio relativamente bassa, pari a 4,2 notti. Il valore è in crescita rispetto ai mesi invernali, ma rimane tuttavia basso visto l'arrivo della stagione estiva. Il 42% degli italiani sceglie la vacanza breve, massimo due notti, in linea con la tendenza di preferire gli short break.

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