Matrimonio: come nasce il rituale del lancio del riso agli sposi

Il lancio del riso agli sposi è un rituale importante quando questi lasciano la chiesa o il municipio. Per quanto riguarda l’origine di questo gesto, si trova nella regione asiatica dove il riso è un elemento essenziale della loro dieta e un segno di fertilità. Si lancia nella speranza che la coppia abbia dei figli. In Indonesia, ad esempio il lancio del riso serviva a trattenere l'anima dello sposo che altrimenti, subito dopo il rito, sarebbe fuggita via senza mai fare ritorno.

La credenza che questo rito abbia l’origine nella tradizione cinese la racconta un’antica leggenda che narra come il Genio Buono, alla vista dei contadini colpiti da una grave carestia, sia stato mosso a pietà e abbia chiesto loro di irrigare i campi con l’acqua del fiume in cui egli disperse i propri denti. L’acqua trasformò i denti in semi, da cui germogliarono migliaia di piante di riso, che sfamarono l’intera popolazione. Il riso da allora divenne simbolo d’abbondanza e prosperità e lanciarlo sugli sposi equivale ad augurare loro un futuro di felicità e soddisfazioni.

C’è anche chi sostiene, invece, che l’usanza del lancio del riso abbia origini romane. Si dice, infatti, che per tradizione nell’Antica Roma si lanciasse del grano sugli sposi (sempre come augurio di fertilità). Il "cambio di cereali" è avvenuto nel momento in cui il riso è diventato più reperibile del grano. Ma quest’ipotesi riguardo alla tradizione del lancio del riso sugli sposi sembra meno certa rispetto all’anteriore.

Altri raccontano che il lancio del riso o coriandoli sul corteo nuziale, nasce da un vecchio rito greco secondo il quale, per propiziare la fertilità, si facevano piovere sulla coppia dei dolci. Al giorno d'oggi, però, la tradizione del lancio del riso è cambiata: il riso, infatti, si colora e non è più bianco. Per coloro che non amano particolarmente il riso, esso si rimpiazza con dei coriandoli o petali di fiori. Si usa anche (per divieto di lanciare il riso o petali davanti la chiesa o municipio) sostituire il riso con bolle di sapone, magari in flaconcini personalizzati col nome degli sposi. 

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