PALERMO. "Con le ultime leggi abbiamo dato a magistrati e forze dell'ordine gli strumenti per contrastare le mafie". A dichiararlo il presidente del Senato, Pietro Grasso, durante la cerimonia di commemorazione del 23esimo anniversario della strage di Capaci, presso l'aula bunker del carcere dell'Ucciardone a Palermo.
"Mi ricordo un episodio - ha aggiunto -. La prima ipotesi per il maxi-processo fu di tenerlo a Roma ma Falcone e Borsellino si opposero dicendo che 'noi siamo palermitani, lo Stato deve dimostrare che questo processo si puo' svolgere a Palermo'. Si preparo' quest'Aula in sei mesi, fu un impegno notevole anche per me che ero giudice a latere. Quest'aula ha visto la lotta alla mafia fatta con l'applicazione delle leggi. Io dico sempre ai ragazzi che la figura dell'eroe va messa da parte. Erano persone che facevano il loro dovere e che ci hanno insegnato un metodo, un modo e un'organizzazione per il contrasto alle organizzazioni criminali. Il mio e' un appello al rinnovamento, alla cultura, alla legalita'. Con la legalita' si vince, e' cosi' che le istituzioni possono sentirsi legittimate agli occhi dei cittadini".
"Mi ricordo un episodio - ha aggiunto -. La prima ipotesi per il maxi-processo fu di tenerlo a Roma ma Falcone e Borsellino si opposero dicendo che 'noi siamo palermitani, lo Stato deve dimostrare che questo processo si puo' svolgere a Palermo'. Si preparo' quest'Aula in sei mesi, fu un impegno notevole anche per me che ero giudice a latere. Quest'aula ha visto la lotta alla mafia fatta con l'applicazione delle leggi. Io dico sempre ai ragazzi che la figura dell'eroe va messa da parte. Erano persone che facevano il loro dovere e che ci hanno insegnato un metodo, un modo e un'organizzazione per il contrasto alle organizzazioni criminali. Il mio e' un appello al rinnovamento, alla cultura, alla legalita'. Con la legalita' si vince, e' cosi' che le istituzioni possono sentirsi legittimate agli occhi dei cittadini".
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