Pansa: "Tortosa verrĂ  sospeso dal servizio"

ROMA. "Il poliziotto Tortosa verrĂ  sospeso dal servizio". Lo annuncia il prefetto Alessandro Pansa, capo della Polizia, a margine di un convegno alla Sapienza dal titolo "Vivere lo stadio, una passione a rischio?".

Nei giorni scorsi l’assistente capo della Polizia di Stato è stato al centro di forti polemiche dopo alcuni suoi post su Facebook sulle vicende del G8 di Genova, in particolare sul blitz alla scuola Diaz e su Carlo Giulini.

"Quello che ho scritto di Giuliani non è da uomo e non è da me. Me ne vergogno. Per quel che puĂ² servire, chiedo scusa ai suoi genitori - spiegava Tortosa in un'intervista a 'La Repubblica' in edicola oggi -. E chiedo scusa a mia madre, che ha 78 anni, perchĂ© ha conosciuto la tragedia di sopravvivere alla morte di un figlio. Uno dei miei due fratelli. Aveva 15 anni. Spero mi perdoni da dov’è anche mio padre, che era un meccanico dell’Atac, e che per quello che mi ha insegnato nella vita si vergognerebbe. Il mio sbaglio è stato troppo grande da non dire anche un’altra cosa. Mai piĂ¹ si dovrĂ  dire di Giuliani “si certo è morto, ma...”. Non so cosa mi sia successo. O forse lo so. Ero furioso".

Quanto al blitz alla scuola Diaz, Tortosa sottolinea: "Io non sono un torturatore. Non lo siamo stati noi del VII Nucleo. E solo per questo motivo ho scritto che sarei tornato alla Diaz. PerchĂ© non ho nulla di cui chiedere scusa per quanto feci quella notte».

Un commento di un suo collega al suo post inneggiava ai «torturatori con le palle», e Tortosa afferma a "Repubblica": "Avrei dovuto avere la luciditĂ  di capire a quel punto che la discussione era fuori controllo. E interromperla. Purtroppo non l’ho avuta".

"Chi fa violenza su un inerme, commette un atto di tortura. Dunque, alla Diaz fu tortura - prosegue -. Ma io, in 22 anni di polizia, non ho mai torturato nessuno. Per questo ho gridato dopo quella sentenza». Secondo Tortosa quella notte "fu uno scempio. Che fece 159 vittime. I 79 nella scuola che vennero massacrati nel corpo e nella testa, e gli 80 di noi del VII, perfetti capri espiatori di quanto era accaduto".

In Parlamento c’è chi chiede una commissione parlamentare di inchiesta. "Ne sarei felice - spiega il poliziotto -. Sarebbe l’unico modo per uscire dalla logica del capro espiatorio. Io non ne ho paura. Su altri non potrei scommettere".

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