Ciclismo: Nibali re del Tour de France. Inizia una nuova era

PARIGI. Per una volta anche i francesi fanno chapeau. Con la stampa di Parigi, praticamente unanime, che plaude al trionfo del messinese al Tour de France. ''Nibali apre una nuova era'': titola il quotidiano Le Figaro, sottolineando che secondo il vincitore del Tour ''il ciclismo è cambiato''. Per l'editorialista del giornale, Bernard Hinault, il messinese ha attraversato la Grande Boucle ''da signore''. E ancora: ''E' un bel vincitore. Ha segnato il Tour ogni volta che doveva. Non si vincono anche il Giro d'Italia e la Vuelta per caso...''. ''Vincenzo Nibali, nuovo re del tour'', titola invece il quotidiano Le Monde, che in un articolo pubblicato nei giorni scorsi aveva lasciato planare l'ipotesi doping. Per Le Parisien, quello di ieri - con due francesi al secondo e terzo posto oltre a Nibali sul grandino più alto - è ''un podio che passerà alla storia''. ''Inebriante'', titola invece il quotidiano sportivo L'Equipe, che pubblica una foto a tutta pagina del podio degli Champs-Elysées.

Vincenzo Nibali ha festeggiato in discoteca con la famiglia, amici e compagni la vittoria al Tour de France. Arrivando nel locale, il corridore - in camicia bianca e completo grigio chiaro - è andato direttamente ad aprire il cofano del taxi da cui scendeva, per prendere il passeggino della figlia Emma, che aspettava insieme alla moglie Rachele all'interno dell'auto. Monsieur Nibalì si è poi rivolto ai cronisti e sorridendo ha detto: ''Il tempo di andare in albergo, farsi una doccia, cambiarsi e siamo di nuovo qui. Sono felice, sono veramente contento, anche mia moglie ha detto che anche lei non è abituata a una cosa del genere...perché quello che è successo è davvero grande''. ''Quando tornerò a casa mi renderò ancora più conto'', ha continuato il messinese, riferendo che ognuna delle maglie gialle conquistate ''andrà ad ogni compagno e allo staff''. E poi ci sono ''quelle del podio''. Ma per il momento ''festeggerò qui con i miei compagni...e poi stanotte farò sogni gialli'', ha ironizzato. Rivivendo la premiazione sugli Champs-Elysées, tra place de la Concorde e l'Arco di Trionfo, lo squalo di Messina ha detto che in quel momento cercava di ''osservare veramente tutto, perché in quel momento non volevo perdermi niente di quello spettacolo, delle persone, delle bandiere, di tutto quello che mi circondava''. Poi un appunto culinario: alla vigilia dell'ultima tappa, ha raccontato, ''con i ragazzi non abbiamo mangiato la classica pasta ma siamo andati a mangiare una cosa un po' liberatoria...un hamburger. Ma ogni tanto ci vuole anche quello per rilassarsi un attimo''. Quanto alle differenze tra Giro e Tour, il primo è ''stato per me molto importante perché mi ha proiettato nel mondo delle grandi corse a tappe''. Mentre il Tour ''era il sogno quasi impossibile'', ha concluso, prima di entrare nel locale parigino, per festeggiare l'impresa.

Rivivendo la premiazione sugli Champs-Elysées, tra place de la Concorde e l'Arco di Trionfo, lo squalo di Messina ha detto che in quel momento cercava di ''osservare veramente tutto, perché in quel momento non volevo perdermi niente di quello spettacolo, delle persone, delle bandiere, di tutto quello che mi circondava''.

La curiosità. Poi un appunto culinario:alla vigilia dell'ultima tappa, ha raccontato, ''con i ragazzi non abbiamo mangiato la classica pasta ma siamo andati a mangiare una cosa un po' liberatoria...un hamburger. Ma ogni tanto ci vuole anche quello per rilassarsi un attimo''. Quanto alle differenze tra Giro e Tour, il primo è ''stato per me molto importante perché mi ha proiettato nel mondo delle grandi corse a tappe''. Mentre il Tour ''era il sogno quasi impossibile'', ha concluso, prima di entrare nel locale parigino, per festeggiare l'impresa.

Il tricolore sventola sulla Tour Eiffel. Vincenzo Nibali ha vinto il Tour de France, 16 anni dopo Marco Pantani. Nibali è il settimo italiano a vincere la Grande Boucle ed entra nel club dei grandissimi avendo in bacheca anche Il Giro d'Italia e la Vuelta di Spagna. Come lui nomi che sono LA Storia: Eddy Merckx, Bernard Hinault, Jacques Anquetil, Alberto Contador, Felice Gimondi. Nibali ha vinto un Tour diverso, forse, ma pur sempre la corsa a tappe più importante del mondo. Pesano su tutto i ritiri di Froome e Contador che, alla partenza, erano considerati i due principali favoriti. Lo Squalo dello Stretto era considerato il primo degli outsider. Alla fine però Nibali ha conquistato tutti, soprattutto i francesi: ha pedalato da esperto sul pavè, ha dominato le montagne con una vittoria sui Volschi, una sulle Alpi e il capolavoro sui Pirenei ed è andato forte anche a cronometro. Inoltre si è rilevato un vero padrone della corsa nei momenti chiave.

La dichiarazione. Papà Nibali: "E' una gioia immensa, ho i brividi"
"E' una gioia immensa, una gioia senza fine, ho i brividi in tutto il corpo": lo afferma Salvatore Nibali, il papà di Vincenzo, commentando dagli Champs Elysees, l'exploit del figlio al Tour de France. Circondato dalla moglie, dai parenti e dagli amici, Salvatore Nibali ha aggiunto: "Lo sapevo fin dall'inizio che si sarebbe arrivati a questo punto, da quando aveva 14 anni, dalla sua prima gara". "Non è una meraviglia, è una gioia enorme", ha concluso il signor Salvatore, ringraziando tutti "immensamente".

Sorella Nibali, voglio in regalo una maglia gialla
"Come regalo da Vincenzo voglio una delle maglie gialle. Dovrebbe venire qui ad agosto forse il 20 e ci sarà una grande festa". Lo ha detto Carmen Nibali, sorella di Vincenzo, che si trova in Municipio a Messina insieme agli altri tifosi per festeggiare il ciclista messinese. "Ho sempre avuto - prosegue - un ottimo rapporto con mio fratello, é sempre stato molto determinato e testardo". "Un episodio curioso - prosegue - è avvenuto quando aveva 10 anni e gli hanno rubato una delle prime bici: è scoppiato a piangere. Non smetteva più era disperato e mio padre gli ha dovuto comprare un'altra bici. Mio padre lo segue da quando era piccolo perché anche lui è appassionato di bici quando a tredici anni Vincenzo voleva smettere gli ha dato uno schiaffo e mio fratello ha reagito ed è di nuovo salito sulle due ruote. Questa è la vittoria più bella sono sempre stata sicura che avrebbe vinto perché è un grande campione".

Rosticcere Messina crea arancino Nibali, tutto giallo
"I genitori di Vincenzo hanno il negozio accanto al mio. Conosco Nibali da piccolo. Stasera per lui ho organizzato una grande festa nel mio locale e ho creato un arancino con il suo nome e dal colore giallo come la maglia del tour: l'arancino Nibali Tour de France". Lo dice Salvatore Famulari titolare dell'omonima rosticceria in via Cesare Battisti a Messina che fa oltre 37 tipi di arancini. Per l'occasione ha anche creato l'arancino Nibali che tra l'altro non è il primo dedicato al grande campione perché quando il ciclista messinese ha vinto il giro d'Italia ne ha creato uno rosa come la maglia. "Nell'arancino per il Tour che è molto buono - spiega - c'è salmone, rucola e formaggio. Sono sicuro che questa sera andrà a ruba''.

Team manager Astana: "Nibali era pronto per vincere"
"Non ci sono parole. E' uno dei giorni più belli della mia vita. Una grande vittoria": il team manager di Astana, Alexandre Vinokourov, non contiene l'emozione in attesa della passerella finale di Nibali sulla linea d'arrivo del Tour. "Dopo il Giro d'Italia, Vincenzo era pronto mentalmente per conquistare il Tour - ha detto all'Ansa il team manager, sottolineando che in Francia "siamo venuti per vincere". E "penso che oggi lui abbia molta fiducia nella squadra. Da noi ha trovato il supporto che cercava". L'ex corridore ha anche ricordato la vecchia amicizia che lo lega al siciliano. "Tra noi - ha detto - ci sono anzitutto amicizia e profondo rispetto tra corridori".

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