Cancellieri: "Mai favori dal Cavaliere"

ROMA. Il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri riferirà martedì alle 16 in Senato ma le polemiche montano in queste ore sul caso Fonsai.
Sulla vicenda "si sono innestati interessi politici che l'hanno strumentalizzata, con l'obiettivo di colpire il governo di larghe intese". Lo afferma il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri in una intervista a Repubblica nella quale ribadisce di non pensare "neanche per sogno" alle dimissioni dopo il caso Ligresti e chiarendo anche di non avere chiesto "mai" aiuto a Berlusconi per la sua carriera, "Fate pure un'inchiesta. Non ho mai chiesto aiuto a nessuno". Sul caso è in atto, per il Guardasigilli, un attacco politico perché "ci sono persone che hanno motivi di rancore nei miei confronti, perché ho sciolto comuni per mafia e fatto pulizia negli enti corrotti. Continuano a dire che sono intervenuta sui magistrati, ma non è vero, basta sentire Caselli. Non c'è serenità nel valutare i fatti, s'infanga una persona senza pensarci". E l'ipotesi che possa avere chiesto aiuto all'ex premier per la sua carriera, dice, "è un'offesa professionale che non accetto, la mia forza è stata sempre quella di non avere sponsor. Chiamate pure i ministri con cui ho lavorato, Napolitano compreso. Sono talmente tranquilla che divento una bestia, una carriera intemerata non può essere macchiata così". E sul fatto che la Frangi, nelle intercettazioni, dica 'perché ti lamenti se lì ti ci ha messo quello lì' risponde: "Mi dispiace, ma non so di cosa stesse parlando". Peraltro il suo caso non ha niente a che vedere con la telefonata del Cavaliere per Ruby: "C'è una bella differenza - dice - io sono il responsabile diretto della vita dei carcerati, mi sono mossa per il rischio di un suicidio. Quella di Berlusconi era un'altra cosa".

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