Rutelli: nessuno può impadronirsi del simbolo della Margherita

ROMA - "Il Pd si troverebbe corresponsabile di un abuso politico grave se ammettesse, con la propria coalizione, che il grande e generoso contributo dato dalla Margherita venga utilizzato contro la volontà inequivocabilmente espressa dalla Margherita". Lo mette in chiaro Francesco Rutelli che interviene così dopo le polemiche in merito all'utilizzo del simbolo della Margherita da parte della lista di centro capitanata da Beatrice Lorenzin e che dovrebbe presentarsi alle elezioni in coalizione con i dem.

Precisa Rutelli: "Qualcuno ha detto: 'quegli esponenti politici erano quasi tutti candidati contro la Margherita!'. A me in verità fa piacere che vi sia questo forte riconoscimento da parte di persone che apprezzano il valore della nostra esperienza. Ma non potranno prenderne abusivamente il simbolo. Si leggono molte notizie, in questi giorni, su un proposito di utilizzare il simbolo della Margherita per una lista last-minute. Poiché viene chiamato sempre in causa il mio nome - avendo guidato quel partito politico dalla fondazione sino all'atto di nascita del Pd - è necessario mettere in chiaro tre punti", spiega l'ex segretario della Margherita, "ribadendo che in queste elezioni non ho accettato candidature (ho assunto altri impegni professionali e personali che intendo rispettare)".

Secondo Rutelli, in merito alla possibilità che il simbolo della Margherita compaia alle prossime elezioni "sul piano formale, e giuridico, non c'è una parola da aggiungere alla diffida presentata dagli avvocati Morganti e Grassi, che difendono gli interessi della Margherita-DL. "Nessuno può impadronirsi del simbolo di un importante partito politico contro la volontà di chi ha il mandato indiscutibile a tutelarlo. Sarebbe come svegliarsi la mattina e decidere di presentare alle elezioni il marchio del Pci o di Forza Italia".

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