Manovra 2026: via libera del Senato, ora il testo passa alla Camera


Roma - Il Senato ha approvato la Manovra 2026, che ora passa all’esame della Camera dei deputati. Il provvedimento ha ottenuto 110 voti favorevoli, 66 contrari e 2 astenuti. Contestualmente è stata approvata anche la Nota di variazione alla legge di Bilancio. In mattinata l’Aula aveva già dato il via libera alla fiducia posta dal governo sul maxiemendamento, con 113 sì, 70 no e 2 astenuti.

La manovra vale complessivamente circa 22 miliardi di euro, come ha spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti parlando con i giornalisti in Senato. L’ammontare iniziale, pari a 18,7 miliardi, è aumentato “con l’ultimo maxi-emendamento – ha precisato – grazie all’integrazione degli stanziamenti per Transizione 5.0, Zes e adeguamento prezzi”. Per Giorgetti si tratta di “una buona legge di bilancio, che conferma una traiettoria positiva per il Paese e per gli italiani”.

Protesta delle opposizioni in Aula

Poco prima del voto di fiducia, le opposizioni hanno inscenato una protesta in Aula. Senatori di Pd, M5S e Avs hanno esposto cartelli rossi con la scritta “Voltafaccia Meloni”, accompagnata da accuse sulle promesse mancate: dall’abolizione delle accise alla riforma Fornero, dagli investimenti in sanità alla pressione fiscale. Il senatore Pd Filippo Sensi ha mostrato un disegno raffigurante il senatore leghista Claudio Borghi tra lingotti d’oro, con la scritta “Loro alla Patria”. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha commentato invitando ad abbassare i cartelli: “Quando ero all’opposizione anche io preparavo i contro-cartelli. Chi si accontenta gode”.

Giorgetti: “Interventi su nodi ritenuti impossibili”

Nel merito, il ministro dell’Economia ha rivendicato alcune misure chiave: “Siamo intervenuti su questioni che sembravano quasi impossibili. La tassazione al 5% degli aumenti contrattuali per i lavoratori dipendenti con redditi più bassi era una richiesta storica dei sindacati. La tassazione all’1% dei salari di produttività indica la direzione in cui andare”.

Rispondendo alle critiche sulle imprese, Giorgetti ha aggiunto: “L’opposizione dice sempre che si può fare di più. Ma le richieste avanzate da Confindustria prima della manovra trovano riscontro nelle risposte che il governo ha dato”.

Con il via libera del Senato, la Manovra 2026 entra ora nella fase decisiva dell’esame alla Camera.

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