Manovra 2026: approvazione entro il 31 dicembre, stralciate alcune norme controverse


Roma - Proseguono i lavori parlamentari per l’approvazione della Manovra 2026, con l’obiettivo di rispettare la scadenza del 31 dicembre. Ieri il governo ha posto la fiducia al Senato sul maxiemendamento che sostituisce interamente il testo della Legge di Bilancio; oggi è previsto il voto in Aula.

Tra le modifiche più significative, sono state stralciate alcune norme controverse, tra cui quelle relative ai lavoratori sottopagati e alle cosiddette “porte girevoli” nella pubblica amministrazione. La misura sulle porte girevoli avrebbe ridotto da tre a un anno il periodo necessario per ricoprire ruoli dirigenziali nel privato dopo incarichi apicali nella P.A. dello stesso settore. Non sarà invece possibile derogare, per incarichi commissariali straordinari o temporanei, al divieto di ricoprire ruoli nella P.A. dopo incarichi in enti di diritto privato o finanziati dall’amministrazione. Nel maxiemendamento non è presente la misura sullo spoil system per le Authority.

Lavoratori sottopagati: stralciata la norma “salva-imprenditori”
È stata eliminata la norma che limitava i diritti dei lavoratori sottopagati, prevedendo che non bastasse più un ricorso davanti a un giudice per ottenere il riconoscimento degli arretrati. La misura, ribattezzata dalle opposizioni “salva-imprenditori”, aveva suscitato forti critiche da parte dei partiti di minoranza e dei sindacati. La CGIL ha definito la proposta un ennesimo “attacco ai diritti dei lavoratori”, mentre le opposizioni l’avevano definita “anticostituzionale, vergognosa e una vigliaccata”.

Giorgetti: “L’Italia a testa alta in Europa”
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha commentato il percorso della Legge di Bilancio definendolo “tortuoso”, ma sottolineando l’importanza di completarlo. Giorgetti ha evidenziato come la prudenza adottata nella stesura della manovra possa giovare anche ai governi futuri. Ha inoltre difeso gli interventi previsti su lavoratori, tassa sui pacchi e previdenza complementare, spiegando che le scelte del governo sono dettate da lungimiranza. “Forse tutto ciò non passerà alla storia”, ha aggiunto, “ma grazie a questo tipo di politica l’Italia si presenta a testa alta in Europa e nel mondo”.

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