Garlasco, ultimo atto dell’incidente probatorio: focus sul Dna maschile


Pavia - Si è concluso oggi, nell’aula del tribunale di Pavia, l’ultimo atto dell’incidente probatorio relativo al delitto di Garlasco. L’udienza si è chiusa poco dopo le 13, con gli esperti concentrati soprattutto sul Dna maschile estrapolato dalle unghie di due dita di Chiara Poggi. Il profilo genetico è risultato compatibile con Andrea Sempio, indagato per omicidio in concorso, oppure con membri della linea paterna della sua famiglia.

A sorpresa, all’udienza è arrivato anche Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere come unico autore dell’omicidio della fidanzata. Stasi, in semilibertà, non ha potuto rilasciare dichiarazioni. La sua presenza, tuttavia, è stata definita «importante» dalla sua difesa. L’avvocato Giada Bocellari ha sottolineato come questo momento fosse rilevante per Stasi, considerando che il Dna in questione è oggetto di discussione da oltre 11 anni. «Finalmente è arrivata la perizia, che è stata valutata in contraddittorio. Alberto voleva esserci, nel massimo rispetto dell’autorità giudiziaria, in un procedimento che riguarda un altro soggetto per lo stesso fatto di reato per cui lui è in carcere da dieci anni», ha spiegato l’avvocato.

Andrea Sempio, invece, non era presente. Il suo legale, Liborio Cataliotti, ha chiarito che l’udienza aveva carattere tecnico-scientifico e che né Sempio né Stasi sarebbero stati interrogati o avrebbero avuto diritto di parola. «La presenza dei nostri periti è stata preziosa – ha aggiunto – mentre quella del nostro assistito sarebbe stata inutile, anche per non esporlo alle telecamere. Siamo molto soddisfatti di come è andato l’incidente probatorio».

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