Milano dà l’ultimo saluto a Ornella Vanoni: la città in lutto per la scomparsa della grande cantante


Milano, 24 novembre 2025
– Oggi Milano si stringe attorno alla memoria di Ornella Vanoni, scomparsa venerdì sera all’età di 91 anni. Dopo l’apertura della camera ardente ieri mattina, il Piccolo Teatro Grassi ha riaperto dalle 10 alle 13 per permettere ai cittadini di rendere omaggio alla cantante. I funerali saranno celebrati alle 14.45 nella chiesa di San Marco, nel cuore del quartiere Brera, dove Vanoni viveva. Il sindaco Beppe Sala ha proclamato lutto cittadino, sottolineando che la città non dimenticherà l’artista, e ricordando con ironia il suo noto scherzo sull’omaggio floreale: “Dedicatemi un’aiuola”.

I ricordi dei familiari

I nipoti Camilla e Matteo hanno ricordato Vanoni come “una nonna meravigliosa”, capace di trasmettere amore, leggerezza e autoironia. Camilla ha sottolineato come la nonna li abbia educati “a essere un po’ artisti anche nella vita, tra i controsensi”, mentre Matteo ha aggiunto che la cantante era sempre attenta ai dettagli della loro vita quotidiana. Tra i ricordi più divertenti emergono la passione per il vino bianco e il formaggio e l’abitudine di abbracciare gli sconosciuti.

Omaggi di amici e colleghi

La camera ardente ha ricevuto migliaia di visitatori, tra fan, cittadini e personalità dello spettacolo. Caterina Caselli ha ricordato Vanoni come “una donna libera, curiosa e capace di scegliere sempre arte e bellezza”, mentre Gino Paoli, uno dei suoi grandi amori, ha inviato un cuscino di rose gialle a forma di cuore. Il colore predominante tra i fiori è stato proprio il giallo, il preferito della cantante. Tra i presenti ieri spiccavano cantanti come Emma Marrone, Arisa, Gabbani, Paolo Jannacci, Fiorella Mannoia, e personaggi televisivi come Simona Ventura e Ambra Angiolini, oltre a rappresentanti istituzionali come Liliana Segre e Letizia Moratti, che ha ricordato il sogno di Vanoni di cantare alla Scala.

L’ultimo desiderio musicale

Ornella Vanoni aveva espresso il desiderio che Paolo Fresu suonasse al suo funerale. Il musicista ha confermato che esaudirà il suo ultimo desiderio, senza rivelare il brano, ricordando il loro lungo legame professionale, culminato nell’album “Argilla” e nei concerti di “Jazz on Symphony”.

Il Piccolo Teatro Grassi riecheggia ancora delle note di “Domani è un altro giorno”, mentre cittadini e amici continuano a lasciare messaggi sui registri funebri: “Sei la quintessenza di Milano”, “Ciao voce di velluto”, “Unica, solo tu”.

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