Rientrati in Italia i parlamentari della Flotilla: tensione sulle condizioni dei detenuti in Israele


Roma - Sono tornati in Italia i quattro parlamentari italiani che si trovavano a bordo della Flotilla e rilasciati questa mattina dalle autorità israeliane. Tra loro, il deputato Arturo Scotto (PD) ha dichiarato: “Il nostro pensiero va ora a tutti gli attivisti affinché siano liberati al più presto”, riferendosi agli altri 40 italiani ancora detenuti nel Negev.

Secondo quanto riportato, pochi hanno firmato per l’espulsione immediata, mentre altri hanno avviato uno sciopero della fame. La Farnesina ha già effettuato visite consolari ai fermati e sollecita un miglioramento delle condizioni di detenzione, giudicate particolarmente disagevoli.

L’eurodeputata Benedetta Scuderi (AVS) parla di violazioni dei diritti dei detenuti, mentre i legali della Flotilla denunciano abusi verbali e fisici.

La vicenda ha scatenato una bufera sul ministro israeliano Itamar Ben Gvir, accusato di aver compiuto uno “show indecente” davanti agli attivisti, insultandoli e definendoli terroristi. In un video diffuso su X, Ben Gvir ha aggiunto: “Stiano per mesi in prigione, si abituino all’odore dell’ala terroristica”.

La situazione resta dunque delicata, con forte pressione diplomatica sull’Israele affinché tutti gli italiani detenuti siano liberati in sicurezza e nel rispetto dei diritti umani.

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