«Mi ha tappato bocca e naso, pensavo di morire»: 18enne violentata a San Zenone al Lambro, fermato 25enne del Mali


San Zenone al Lambro (MI), 11 settembre 2025
– «Mi ha tappato la bocca e il naso con la mano. Mi ha sbattuta a terra e afferrato il collo, non riuscivo a respirare. Pensavo di morire». Sono le parole della giovane di 18 anni vittima di violenza sessuale la notte tra il 30 e il 31 agosto a San Zenone al Lambro, nel Milanese, mentre si recava sola alla stazione.

Grazie alle indagini dei carabinieri della compagnia di San Donato e del Nucleo investigativo di Milano, coordinate dalla procuratrice di Lodi Laura Pedio e dalla pm Martina Parisi, l’aggressore è stato identificato dopo dieci giorni: si tratta di Harouna Sangare, 25enne del Mali, con permesso di soggiorno per protezione sussidiaria rilasciato il 29 luglio scorso. L’uomo lavorava part-time come aiuto cuoco presso il centro di accoglienza «Fratelli di San Francesco» a Milano, in via Saponaro.

La conferma è arrivata dall’analisi del DNA: il profilo genetico prelevato sui vestiti della vittima coincide perfettamente con quello di Sangare. Il 25enne, presente in Italia da luglio 2024, aveva precedenti segnalazioni per maltrattamenti e lesioni. Difeso dall’avvocato Marco Moscatiello, è stato portato in carcere in attesa della convalida del fermo.

La giovane aveva chiamato il 112 alle 23:54 del 30 agosto ed era stata subito soccorsa dai carabinieri, accompagnata al centro anti-violenza della Mangiagalli e sottoposta ai tamponi. Le immagini delle telecamere della zona e quelle interne ed esterne dei centri di accoglienza hanno permesso agli investigatori di ricostruire la fuga dell’aggressore e identificarlo.

Sangare era arrivato nel centro di via Saponaro a fine novembre 2024 e aveva un contratto di lavoro fino a fine anno. Ha una moglie e una figlia che si trovano in un’altra struttura in provincia di Milano.

Le indagini proseguono per ricostruire completamente la dinamica della violenza e verificare eventuali responsabilità ulteriori.

Posta un commento

0 Commenti