Pavia - Un nuovo elemento scientifico arricchisce l’indagine bis sul delitto di Garlasco del 13 agosto 2007, escludendo la pista dei due assassini che avrebbero agito insieme. Il principale indagato resta Andrea Sempio.
La novità arriva dalla Bpa (Bloodstain Pattern Analysis), l’analisi delle tracce ematiche sul luogo del delitto affidata a un esperto del Ris di Cagliari, il tenente colonnello Andrea Berti. L’obiettivo della consulenza era ricostruire la dinamica dell’omicidio. Secondo quanto trapela, i risultati non confermerebbero la presenza di due aggressori.
Per la perizia, lo scorso giugno la scena del delitto è stata riprodotta in 3D e osservata anche dall’alto con droni. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano avevano effettuato misurazioni e rilievi fotografici all’interno della villetta di via Pascoli, dove era avvenuto il delitto, seguendo le indicazioni della Procura di Pavia.
Le conclusioni della consulenza confermerebbero quanto già stabilito nei precedenti processi: la suola rinvenuta sul luogo del delitto è compatibile con un solo killer. Le fotografie e le traiettorie delle tracce di sangue – dall’ingresso fino alle scale dove è stato trovato il corpo di Chiara Poggi – indicano la presenza di una sola impronta, una suola “Frau” numero 42, compatibile con quella indossata all’epoca da Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere.
In sostanza, la perizia scientifica rafforza la ricostruzione già stabilita dalla Cassazione, escludendo l’ipotesi di due autori dell’omicidio.
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