Roma, 10 settembre 2025 – Si accende la tensione in Medio Oriente e nel Mediterraneo. La flottiglia pro-Gaza ha denunciato un nuovo episodio: una seconda imbarcazione sarebbe stata colpita ieri sera da un sospetto attacco con drone. Nonostante l’accaduto, gli organizzatori hanno confermato che la missione non si fermerà e che una nuova partenza è prevista oggi dal porto tunisino di Sidi Bou Said alle 16 (le 17 in Italia). La delegazione locale della Global Sumud Flotilla for Gaza ha invitato sostenitori e attivisti ad accorrere sul posto.
La tensione si è riflessa anche in Italia: a Roma si sono verificati scontri durante una manifestazione a sostegno della flottiglia.
Intanto, sul fronte mediorientale, Israele ha rivendicato un raid aereo sulla capitale yemenita Sanaa, contro postazioni degli Houthi. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha parlato di un’operazione mirata, in risposta al lancio di decine di droni nei giorni scorsi, uno dei quali aveva colpito anche l’aeroporto di Ramon, vicino a Eilat. Secondo le autorità sanitarie degli Houthi, il bilancio è di 9 morti e 118 feriti.
Sul piano diplomatico, cresce la tensione dopo l’attacco israeliano contro Hamas in Qatar. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu è stato convocato d’urgenza, ma la riunione potrebbe slittare a domani per permettere la partecipazione del premier qatarino Mohammed bin Abdulrahman al-Thani. Doha ha definito il raid israeliano un “tradimento”, sospendendo il proprio ruolo di mediatore nei colloqui per una tregua.
In questo quadro, il presidente americano Donald Trump ha smentito di essere stato informato preventivamente da Benjamin Netanyahu e ha dichiarato di sentirsi “molto turbato” per l’accaduto.
Nel frattempo, è stata liberata da Hezbollah una cittadina israelo-russa rapita in Iraq, aggiungendo un ulteriore tassello in una scacchiera regionale sempre più instabile.
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