Porto Sant’Elpidio sotto shock, muore a 20 anni Roberto Campione


Il giovane stroncato da un malore improvviso: inutili i soccorsi

Porto Sant’Elpidio, 23 agosto 2025 – Una tragedia improvvisa ha sconvolto ieri mattina la comunità di Porto Sant’Elpidio. Roberto Campione, appena 20 anni, è morto nella sua abitazione di via Martiri delle Foibe dopo un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo.

Il giovane, al risveglio, aveva confidato alla madre di non sentirsi bene. Nel giro di pochi minuti la situazione è precipitata: erano le 8.45 quando i familiari hanno allertato il 118. Sul posto sono accorse l’automedica e le ambulanze delle Croci Azzurre di Porto San Giorgio e Sant’Elpidio a Mare, insieme ai volontari della Croce Verde locale. Per oltre mezz’ora si sono susseguiti i tentativi di rianimazione, ma ogni sforzo è stato vano.

Un dolore lancinante e incancellabile ha travolto i genitori, le cui urla disperate hanno richiamato i vicini e tante persone del quartiere. Sotto shock anche i soccorritori e i carabinieri, intervenuti per le procedure di rito. Il corpo di Roberto è stato trasferito all’obitorio di Fermo, dove l’autorità giudiziaria ha disposto accertamenti medico-legali e tossicologici: il giovane soffriva di alcune allergie e resta da chiarire se abbiano avuto un ruolo nella tragedia.

In un primo momento si è ipotizzato un arresto cardiocircolatorio. La comunità, però, non si capacita di come la vita di un ragazzo così giovane e in salute si sia potuta spegnere all’improvviso.

Roberto era molto conosciuto e stimato: praticava karate, aveva appena trovato lavoro in un’azienda del territorio e in questi mesi era sereno e pieno di entusiasmo. “Un ragazzo troppo bravo, educatissimo, gentile, rispettoso” raccontano i vicini, ancora increduli. “L’altra sera, prima di uscire con gli amici, ci teneva ad avvisare i genitori. Un gesto che dice tanto di lui: era così, attento e affettuoso”.

La famiglia Campione, non originaria di Porto Sant’Elpidio ma ormai parte integrante della comunità, è descritta da tutti come “perbene, unita, di grande valori”. Ora, attorno a loro, si stringe l’abbraccio di un’intera città, sconvolta da una perdita che lascia un vuoto incolmabile.

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