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CEGLIE MESSAPICA – L’indagine condotta da Lab21 alla vigilia della seconda serata de “La Piazza – Il Bene Comune” mostra una netta diffidenza dell’opinione pubblica italiana verso l’aumento della spesa militare e il coinvolgimento diretto nei conflitti. Due italiani su tre si dichiarano contrari al piano di riarmo dell’Unione europea da 800 miliardi, sei su dieci non sostengono l’idea di un esercito comune europeo e sette su dieci chiedono di interrompere il finanziamento delle armi destinate all’Ucraina. I dati confermano una tendenza consolidata: prevale un approccio prudente, meno incentrato sulla dimensione bellica e più orientato a soluzioni diplomatiche e politiche.
Il focus di ricerca, curato dal professor Roberto Baldassari, si inserisce nel dibattito della kermesse e guida l’apertura della serata del 29 agosto, dedicata a “La spesa militare e il finanziamento delle armi all’Ucraina”. La fotografia di Lab21 offre uno spaccato chiaro delle priorità percepite dai cittadini, tra la necessità di contenere l’escalation della spesa, la ricerca di sedi di mediazione e la ridefinizione del contributo italiano ed europeo alla sicurezza.
I risultati pongono tre direttrici di riflessione per i protagonisti del confronto sul palco di Ceglie Messapica: la sostenibilità delle strategie di difesa europee, l’efficacia e la legittimazione del sostegno militare a Kiev e il ruolo della cooperazione internazionale e dei percorsi diplomatici come leve per la stabilità . La seconda serata della rassegna, promossa da Affaritaliani, porta quindi sul palco numeri e tendenze che non si limitano a descrivere l’oggi, ma contribuiscono a costruire l’agenda del dibattito pubblico su difesa, strategia europea e ruolo dell’Italia nel contesto internazionale, offrendo chiavi di lettura utili a decisori, opinion leader e cittadini.
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