Il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, ha annunciato in conferenza stampa l’approvazione definitiva del controverso progetto di insediamento ‘E1’ in Cisgiordania, definendola una decisione “storica”. Il piano, che prevede la costruzione di nuove abitazioni e infrastrutture nella zona, rischia di dividere in due la Cisgiordania, rendendo impossibile la creazione di uno Stato palestinese unito.
L’Unione Europea ha condannato l’iniziativa, definendola “illegale” e contraria al diritto internazionale, esortando Israele a rinunciare al progetto per non compromettere la prospettiva di una soluzione basata sui due Stati.
Intanto, la situazione a Gaza continua a peggiorare. Secondo quanto riportato dal governo di Gaza controllato da Hamas e dai dati di Al Jazeera, dall’inizio del conflitto il 7 ottobre 2023 oltre 62.000 palestinesi sono rimasti vittime degli attacchi israeliani, tra cui almeno 18.885 bambini.
In parallelo, il governo israeliano sta preparando una nuova offensiva su Gaza City. Circa 60.000 riservisti riceveranno ordini di chiamata a partire da domani per partecipare all’operazione, approvata dal ministro della Difesa Yisrael Katz su proposta del capo di stato maggiore Eyal Zamir e del team di comando dell’esercito. L’offensiva è stata soprannominata “I carri di Gideon B”, richiamando una precedente operazione con lo stesso nome.
La combinazione tra l’espansione degli insediamenti e l’intensificazione dell’attività militare rischia di aumentare ulteriormente le tensioni nella regione, alimentando le critiche della comunità internazionale e aggravando la crisi umanitaria a Gaza.
0 Commenti