Svolta di Israele nella Striscia di Gaza: tregua umanitaria e ripresa degli aiuti sotto pressione internazionale


GAZA - In una mossa significativa, il governo israeliano guidato da Netanyahu ha annunciato la ripresa degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, imponendo un cessate il fuoco temporaneo per consentire la distribuzione di beni essenziali nella regione. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) attueranno un cessate il fuoco da stamattina fino a stasera in diverse aree abitate dell’enclave palestinese.

Durante la notte, le IDF hanno inoltre confermato di aver già effettuato il lancio di pacchi alimentari verso la popolazione, un gesto che arriva dopo giorni di intensi bombardamenti e crescenti pressioni internazionali per alleviare la crisi umanitaria.

I media egiziani vicini allo Stato riferiscono che i camion con gli aiuti umanitari hanno cominciato ad entrare nella Striscia di Gaza anche oggi, attraverso il valico di Rafah, a seguito dell’annuncio di una “pausa tattica” da parte di Israele in alcune zone del territorio per agevolare le consegne. "I camion con gli aiuti egiziani iniziano a entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah", ha riportato Al-Qahera News su X.

Il direttore generale del ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, Munir Al-Barsh, ha espresso forte preoccupazione in un messaggio pubblicato su Telegram: “Questa tregua non avrà alcun significato se non si trasformerà in una reale opportunità per salvare vite umane. Ogni ritardo si traduce in un nuovo funerale, ogni silenzio significa un altro bambino che muore tra le braccia di sua madre senza medicine né latte.”

Parallelamente, il segretario di Stato americano Rubio ha rivelato, secondo il sito Axios, di aver comunicato alle famiglie degli ostaggi la necessità per gli Stati Uniti di “cambiare strategia a Gaza”, aprendo così nuovi scenari nella delicata gestione del conflitto.

Questa nuova apertura verso una tregua umanitaria rappresenta un importante passo in un quadro regionale e internazionale segnato da forti tensioni e da un crescente appello per la salvaguardia delle vite civili. Tuttavia, resta da vedere quanto questa pausa potrà effettivamente contribuire a stabilizzare una situazione di crisi che dura ormai da troppo tempo.

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