Tensione a Los Angeles dopo i raid anti-immigrazione: proteste, arresti e scontro politico


LOS ANGELES
 – Continuano le proteste e gli scontri nell’area metropolitana di Los Angeles in seguito ai controversi raid federali contro l'immigrazione. Nelle ultime ore, le tensioni sono esplose davanti a un Home Depot a Paramount, a sud della città, dove almeno 30 agenti in assetto antisommossa e dotati di maschere antigas sono intervenuti per disperdere i manifestanti.

Il dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles ha dichiarato di essere presente "per aiutare a mantenere la pace", specificando di non essere coinvolto in arresti, ma la situazione è rapidamente degenerata: la polizia ha utilizzato lacrimogeni per il secondo giorno consecutivo e ha effettuato diversi fermi. Alcuni manifestanti, tra cui molti immigrati e attivisti, sventolavano bandiere messicane, gridando slogan contro la repressione federale.

L’intervento di Trump e l’arrivo della Guardia Nazionale

Nel pieno delle proteste, è arrivato anche l’ex presidente Donald Trump, che ha duramente attaccato le autorità locali sui social. In un post su Truth Social, Trump ha annunciato l’arrivo del suo “zar dei confini” Tom Homan a Los Angeles e l’invio della Guardia Nazionale:

"Il governatore della California, Gavin Newscum, e il sindaco di Los Angeles, Karen Bass, non riescono a fare il loro lavoro, allora il governo federale interverrà e risolverà il problema delle rivolte e dei saccheggiatori nel modo giusto!!!", ha scritto, utilizzando un soprannome dispregiativo per il governatore Gavin Newsom (il termine "scum", in inglese, significa “feccia”).

La replica di Gavin Newsom: "Vogliono solo uno spettacolo"

Non si è fatta attendere la risposta del governatore democratico Gavin Newsom, che ha accusato l'amministrazione Trump di voler militarizzare la situazione per fini propagandistici:

"Il governo federale sta mobilitando la Guardia Nazionale non perché manchi il rispetto della legge, ma perché vogliono uno spettacolo. Non dateglielo. Non usate la violenza. Parlate pacificamente", ha scritto su X.

In una dichiarazione rilasciata venerdì e ripresa dalla BBC, Newsom ha definito i rastrellamenti federali in corso in California “sconsiderati e crudeli”, accusando Trump di creare caos per ottenere arresti numerici a fini politici, con gravi conseguenze per famiglie, lavoratori e imprese.

Proteste e tensioni in crescita

Nel frattempo, decine di persone sono state arrestate nelle manifestazioni che da giorni infiammano il centro di Los Angeles. Le proteste nascono in risposta ai raid federali anti-immigrazione, giudicati da molti attivisti come razzisti e inumani, e sembrano destinate a proseguire nelle prossime ore, nonostante la crescente presenza militare nella zona.

La città si trova ora al centro di uno scontro istituzionale e politico che riflette le profonde fratture del Paese in tema di immigrazione, ordine pubblico e diritti civili.

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