ROMA - Claudio Ranieri non sarà il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio. Dopo ore di riflessione e confronto con la Federazione, l’ex allenatore di Roma, Leicester, Sampdoria e Cagliari ha deciso di rifiutare l’incarico, preferendo intraprendere un nuovo ruolo da senior advisor all’interno di una società calcistica, di cui ancora non si conoscono i dettagli ufficiali.
Una scelta ponderata, che chiude sul nascere le speranze di vederlo alla guida degli Azzurri, proprio nel momento in cui la panchina della Nazionale è di nuovo vacante.
L’addio di Spalletti
La decisione di Ranieri arriva a pochi giorni dall’annuncio shock di Luciano Spalletti, che l’8 giugno aveva confermato la fine anticipata della sua avventura da commissario tecnico.
“Gravina mi ha comunicato che sarò sollevato dall’incarico dopo la partita contro la Moldavia. Risolveremo il contratto. Non avevo intenzione di mollare, ma mi assumo la responsabilità”, aveva dichiarato l’ex tecnico del Napoli.
La sua ultima apparizione in panchina è stata nella sfida del 9 giugno contro la Moldavia, conclusa con una vittoria per 2-0. Un epilogo sereno dal punto di vista del risultato, ma segnato da un clima di incertezza e cambiamento per il futuro della Nazionale.
La FIGC alla ricerca del nuovo CT
Con Ranieri fuori dai giochi, la FIGC è ora costretta a rivedere i propri piani. La scelta del successore di Spalletti si complica, e nelle prossime ore potrebbe prendere forma una nuova rosa di nomi. Tra i candidati rimasti in piedi, si fanno strada profili italiani ed esteri, ma nessuna trattativa risulta ancora in stato avanzato.
Il tempo stringe: in vista ci sono le qualificazioni ai Mondiali del 2026 e un nuovo ciclo da avviare. Il popolo azzurro resta in attesa di conoscere chi sarà chiamato a ricostruire una Nazionale che, tra alti e bassi, cerca ancora una guida stabile e credibile.
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