(CC-BY-NC-SA 3.0 IT)
ROMA – La ricerca di una pace giusta e duratura in Ucraina è tornata al centro della diplomazia internazionale con un nuovo colloquio, tenutosi ieri sera, tra i principali leader europei e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Dopo le tappe diplomatiche di Kiev e Tirana, si è svolto un confronto strategico che ha visto la partecipazione di Emmanuel Macron, Giorgia Meloni, Keir Starmer e Friedrich Merz. A rendere pubblica la notizia è stato il presidente francese con un post su X.
Meloni: “Sostegno a una pace giusta. Subito cessate il fuoco”
In una nota ufficiale, Palazzo Chigi ha confermato la partecipazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottolineando che l’Italia, insieme agli alleati europei e occidentali, sostiene gli sforzi del presidente Trump per arrivare a un cessate il fuoco immediato. Meloni ha ribadito la necessità di interrompere subito le ostilità , senza condizioni, come premessa per negoziati credibili. Un cessate il fuoco che, ha sottolineato, “deve essere accettato da Mosca come segnale concreto di volontà di pace”.
Macron: “Ora tocca a Putin dimostrare di volere davvero la pace”
Emmanuel Macron ha assunto una posizione netta: “Spetta al presidente Putin dimostrare domani se vuole davvero la pace e accettare il cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, proposto da Trump e sostenuto da Ucraina ed Europa”. La dichiarazione arriva alla vigilia della telefonata decisiva tra il leader statunitense e Vladimir Putin, annunciata da fonti americane e attesa con grande attenzione dalla comunità internazionale.
Londra: “Pronti a usare le sanzioni se Mosca non collabora”
Anche Downing Street ha confermato il colloquio multilaterale, ribadendo l’impegno del Regno Unito a favore di una tregua immediata. In una nota, l’ufficio del premier Keir Starmer ha dichiarato che “i leader hanno discusso della necessità di un cessate il fuoco incondizionato” e della possibilità di “rafforzare le sanzioni” nel caso in cui Mosca non si impegni seriamente nei colloqui di pace.
Il ruolo di Trump e le aspettative per la telefonata con Putin
Il piano per una tregua di 30 giorni promosso da Donald Trump – che mira a congelare il conflitto e aprire uno spazio per la diplomazia – ha ricevuto nelle ultime ore un ampio consenso tra i leader occidentali. Il sostegno esplicito dell’Ucraina e dell’Europa, confermato ieri, rappresenta un segnale forte rivolto al Cremlino.
Tutte le attese sono ora concentrate sulla telefonata tra Trump e Putin, prevista per oggi. Un colloquio che potrebbe segnare un punto di svolta nella crisi, o rivelare l’ennesimo stallo diplomatico.
Un cessate il fuoco di 30 giorni, sostenuto da Washington, Bruxelles e Kiev, è sul tavolo. Ora la palla passa al Cremlino.
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