Torna la tensione commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, con nuove dichiarazioni incendiarie del presidente americano Donald Trump. Secondo quanto riportato sulla sua piattaforma Truth Social, Trump avrebbe intenzione di imporre dazi del 50% sui prodotti europei a partire dal 1° giugno, accusando Bruxelles di ostacolare le trattative commerciali e di “approfittarsi degli Stati Uniti”.
“È molto difficile avere a che fare con l'Unione Europea, formata con l'obiettivo di approfittarsi degli Stati Uniti sul commercio”, ha affermato il presidente americano. “Le nostre discussioni non stanno andando da nessuna parte”, ha aggiunto, annunciando una telefonata con il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, prevista alle 17:30 ora italiana.
Apple nel mirino: rischio dazi al 25%
Tra i possibili obiettivi delle nuove tariffe c’è anche Apple. Trump ha minacciato un dazio del 25% sui prodotti dell’azienda di Cupertino se gli iPhone venduti negli Stati Uniti non saranno fabbricati all’interno del Paese. “Ho informato da tempo Tim Cook di Apple che mi aspetto che gli iPhone siano costruiti negli Stati Uniti, non in India o altrove. In caso contrario, Apple dovrà pagare dazi di almeno il 25%”, ha scritto.
La minaccia rappresenta un potenziale terremoto per il colosso tecnologico, che da anni produce la maggior parte dei suoi dispositivi in Asia.
L’UE prende tempo: “No comment”, ma la trattativa continua
La Commissione Europea, per ora, mantiene il riserbo. Da Bruxelles arriva solo un “no comment”, ma fonti interne riferiscono che è già in corso uno scambio di proposte tra le parti. L’Unione avrebbe già avanzato un piano dettagliato per affrontare gli squilibri e rilanciato l’idea di eliminare completamente i dazi sui prodotti industriali, auspicando un’intesa basata su “zero dazi”.
Tajani: “Evitare la guerra commerciale”
Da Città del Messico, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha adottato un tono più diplomatico, evitando confronti diretti con Trump. “No comment”, ha detto a margine di un incontro, ma ha anche sottolineato l’importanza di un accordo. “Zero dazi, zero dazi”, ha ripetuto, spiegando che l’obiettivo è un grande mercato unico transatlantico tra Europa e Nord America.
“Non vogliamo nessuna guerra commerciale”, ha concluso Tajani, esprimendo fiducia nella possibilità di una soluzione condivisa attraverso il dialogo.
Prossimi passi
Tutte le attenzioni sono ora rivolte alla telefonata tra Sefcovic e i negoziatori americani. Con i mercati in allerta e le aziende tecnologiche preoccupate, l’esito di questo confronto potrebbe segnare un momento decisivo per i rapporti commerciali tra le due sponde dell’Atlantico.
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