Romania, Nicușor Dan nuovo presidente: vince al ballottaggio con il 54,27% dei voti. Sconfitta l’ultradestra di Simion


BUCAREST –
Con il 98% delle schede scrutinate, la Romania ha un nuovo presidente: Nicușor Dan, sindaco riformista di Bucarest e candidato filo-europeo, ha vinto il ballottaggio con il 54,27% dei voti, superando il leader dell’ultradestra George Simion, fermo al 45,73%. A dare la notizia è stato il portale Digi24, confermando i dati che, ormai definitivi, certificano la svolta pro-europea del Paese balcanico.

Un ribaltamento rispetto al primo turno

Il risultato del ballottaggio segna un vero e proprio ribaltamento rispetto al primo turno del 4 maggio, quando Simion aveva ottenuto un netto vantaggio con il 40,9%, contro il 20,9% di Dan. A determinare l’esito finale è stata una massiccia mobilitazione al secondo turno, con un’affluenza che ha sfiorato il 65%, ben dieci punti percentuali in più rispetto al primo turno.

La notte della vittoria

Nella notte, migliaia di persone si sono riversate nel centro di Bucarest per festeggiare la vittoria del riformista Dan, che ha raggiunto la folla tra applausi, cori e bandiere europee. “Questa è la vostra vittoria. Quello che avete fatto come società è stato straordinario”, ha dichiarato commosso il nuovo presidente davanti ai suoi sostenitori.

Simion riconosce la sconfitta

Il leader dell’AUR (Alleanza per l'Unione dei Romeni), George Simion, ha riconosciuto la sconfitta nella tarda serata, mettendo fine a una delle campagne elettorali più tese degli ultimi anni. Simion, espressione di un nazionalismo duro e fortemente critico verso l’Unione Europea, aveva cercato di rafforzare la propria immagine internazionale con una serie di visite in capitali europee, tra cui Roma, dove risiede una delle più grandi comunità romene all’estero. In Italia, per il voto all’estero, erano stati allestiti 160 seggi elettorali.

Una svolta europea

L’elezione di Nicușor Dan segna un nuovo corso per la Romania, sia a livello interno che internazionale. Il Paese, membro della NATO e confinante con l’Ucraina, gioca un ruolo strategico nel quadrante sud-orientale dell’Alleanza Atlantica. La presidenza Dan è destinata a rafforzare il legame con Bruxelles e con gli alleati occidentali, in un momento storico in cui l’unità europea e la stabilità regionale sono cruciali.

La posta in gioco

Questo voto non ha deciso solo il presidente, ma ha rappresentato una scelta di campo geopolitica: da un lato, il richiamo nazional-populista di Simion; dall’altro, la promessa di riforme, trasparenza e integrazione europea incarnata da Dan. Alla fine, ha prevalso la voglia di cambiamento e di apertura al mondo.

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