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ISTANBUL - Vladimir Putin non raccoglie la sfida lanciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e oggi non sarà presente a Istanbul per un faccia a faccia diretto. Le prime trattative ufficiali in presenza tra Russia e Ucraina si terranno nella capitale economica turca, ma vedranno la partecipazione di delegazioni ufficiali e non dei due leader.
A rappresentare Mosca sarà il consigliere del Cremlino Vladimir Medinsky, figura già coinvolta in precedenti colloqui. Per Kiev invece ci sarà una delegazione di alto profilo composta dal ministro degli Esteri Andreii Sybiha, dal ministro della Difesa Rustem Umerov e dal capo dell'Ufficio della Presidenza, Andrij Yermak. L'incontro è previsto per questa mattina presso il Palazzo Dolmabahce, residenza storica e sede diplomatica sul Bosforo.
Zelensky verso Ankara: incontro con Erdogan
Nel frattempo Zelensky è atteso ad Ankara per un colloquio con il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, da tempo impegnato in un ruolo di mediatore tra le parti. La Turchia, nonostante l'appartenenza alla NATO, mantiene relazioni aperte con entrambe le nazioni in guerra e si propone come sede neutrale per favorire un avanzamento del dialogo diplomatico.
Sanzioni Ue e tensioni Francia-Russia
Parallelamente, l’Unione Europea ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, in risposta alle persistenti operazioni militari nel Donbass e agli attacchi su infrastrutture civili ucraine. Le nuove misure riguarderanno in particolare il settore energetico, le esportazioni tecnologiche e le banche collegate al complesso industriale-militare russo.
Crescono anche le tensioni tra Parigi e Mosca. Il Cremlino ha attaccato duramente il presidente francese Emmanuel Macron dopo che alcuni media hanno riportato la possibilità — mai ufficializzata da parte francese — di dispiegare testate nucleari in territorio polacco, come misura deterrente. “Una provocazione inaccettabile” secondo Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, che ha parlato di “minaccia diretta alla sicurezza strategica della Russia”.
Un nuovo tentativo di dialogo
Il vertice di Istanbul rappresenta uno snodo delicato e potenzialmente decisivo per riportare il dialogo su un binario diplomatico, in un conflitto che da oltre due anni ha stravolto l’assetto geopolitico europeo. Nonostante la scelta di Putin di non partecipare personalmente, il confronto tra le delegazioni potrebbe fornire indicazioni importanti su eventuali aperture o, al contrario, irrigidimenti nella posizione dei due Paesi.
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