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Città del Vaticano – Un forte messaggio di pace e speranza quello lanciato da Papa Leone XIV, che questa mattina alle 12 si è affacciato dalla finestra della Basilica di San Pietro per guidare la recita del Regina Caeli, la preghiera mariana che nel tempo pasquale sostituisce l’Angelus.
Accolto da una folla numerosa riunita in Piazza San Pietro, il Pontefice ha parlato con voce ferma e cuore commosso, rivolgendosi in particolare alle nuove generazioni: “Non abbiate paura, accettate la vocazione. Dio chiama, e la risposta è un atto di amore e fiducia”.
Ma è stato l’appello per la pace a toccare con forza le coscienze. Leone XIV ha lanciato un grido accorato: “Mai più la guerra. Ai potenti del mondo rivolgo l’invito a cercare con determinazione vie di dialogo e non di conflitto. La pace non è un’utopia, è un dovere”.
In particolare, il Pontefice ha espresso “profondo dolore” per la situazione nella Striscia di Gaza: “Chiedo con forza che cessi immediatamente il fuoco. Troppe vite innocenti sono state spezzate, troppo dolore grava su quella terra martoriata”.
Poco prima dell’affaccio, Leone XIV aveva celebrato la messa nelle Grotte Vaticane, all’altare nei pressi della tomba di San Pietro. Con lui, il Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino, padre Alejandro Moral Anton. Al termine della celebrazione, il Papa si è fermato in preghiera sulle tombe dei suoi predecessori e davanti alla nicchia dei Pallii.
Già ieri, Leone XIV aveva avuto un’intensa giornata di incontri e simboli. Durante il colloquio con i cardinali, ha spiegato la scelta del nome pontificale: “Leone XIII affrontò la questione sociale nel cuore della prima rivoluzione industriale. Oggi siamo chiamati a un’analoga responsabilità dinanzi alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale”.
Nel pomeriggio, la visita a sorpresa al santuario mariano di Genazzano e l’omaggio silenzioso sulla tomba di San Francesco, nella Basilica di Santa Maria Maggiore: due gesti forti, segnati dalla spiritualità e dalla vicinanza alla tradizione popolare.
Con i suoi primi passi, Papa Leone XIV mostra il volto di una Chiesa che vuole abitare il presente con coraggio evangelico, in ascolto del dolore del mondo e delle sfide della contemporaneità.
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