Il Direttore dell’OMS: “Israele mostri clemenza a Gaza, la pace gioverebbe anche a Tel Aviv”

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GINEVRA – Un nuovo appello alla pace e all’umanità è arrivato dal Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha chiesto a Israele di mostrare clemenza nella sua offensiva militare nella Striscia di Gaza. In un momento in cui la crisi umanitaria si aggrava di giorno in giorno, l’OMS ha sottolineato come la mancanza di cibo e forniture mediche non debba mai essere usata come arma di guerra.

“È davvero sbagliato – ha dichiarato il direttore – trasformare la privazione in uno strumento di pressione. L’accesso agli aiuti è un diritto umano, non una concessione politica”.

Aiuti umanitari: primi camion dopo quasi tre mesi

Le parole del capo dell’OMS arrivano mentre le Nazioni Unite sono riuscite a far entrare circa 90 camion di aiuti nella Striscia di Gaza, la prima consegna dal 2 marzo, data in cui Israele aveva imposto un blocco totale dei valichi di accesso. Si tratta di una boccata d’ossigeno per una popolazione ormai stremata da mesi di conflitto, fame e carenza cronica di medicinali.

Secondo fonti delle agenzie umanitarie, la situazione resta drammatica: ospedali al collasso, neonati senza incubatrici, e migliaia di sfollati ammassati in rifugi di fortuna. Il blocco delle forniture ha causato la sospensione di numerosi servizi essenziali, aggravando un quadro già estremamente fragile.

Un appello alla responsabilità e alla pace

Il Direttore dell’OMS ha voluto inoltre ribadire che la pace sarebbe nell’interesse dello stesso Stato di Israele, sottolineando che un’escalation senza fine non potrà mai garantire sicurezza né stabilità. “La clemenza non è un segno di debolezza, ma un atto di forza e lungimiranza”, ha affermato.

L’appello si unisce a quelli già espressi da numerosi leader internazionali e organizzazioni non governative, che chiedono una cessazione immediata delle ostilità e l’apertura di corridoi umanitari sicuri e costanti.

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