Gaza, colloqui diretti tra Hamas e Stati Uniti per tregua e aiuti umanitari: svolta diplomatica o fragile apertura?

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Gaza –
Una svolta diplomatica di rilievo si profila nel complesso scenario del conflitto israelo-palestinese. Secondo quanto riferito da Ynet, citando un alto funzionario palestinese, Hamas avrebbe avviato colloqui diretti con il governo degli Stati Uniti per discutere una tregua a Gaza e la ripresa degli aiuti umanitari. La notizia, riportata da Reuters, segna un possibile cambio di rotta nei contatti con il movimento islamista, a lungo escluso da interlocuzioni ufficiali con Washington.

Dialoghi riservati e diplomazia parallela

Non è la prima volta che gli USA intrattengono contatti diretti con Hamas: già durante l’amministrazione Trump, l’inviato Adam Boehler aveva condotto negoziati segreti sul rilascio degli ostaggi, negoziati che all’epoca suscitarono l’indignazione di Israele e non portarono a risultati concreti.

Ora, l’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff si trova nella regione per discutere con Israele, Qatar ed Egitto un nuovo possibile accordo sul rilascio degli ostaggi e un più ampio piano di de-escalation. A confermarlo è il sito israeliano Walla.

Hamas: “Proposto un governo tecnico per Gaza”

Un alto dirigente di Hamas ha dichiarato all’emittente saudita Al Sharq che è stata avanzata una proposta ai mediatori per un “accordo globale” con Israele. Secondo tale piano, la Striscia di Gaza sarebbe amministrata da un organismo tecnico e indipendente con pieni poteri, sganciato sia da Hamas che da Fatah, per gestire la ricostruzione e la governance post-conflitto.

Nuovo video di ostaggi: uno appare debilitato

Intanto, l’ala armata di Hamas ha diffuso un nuovo video in cui appaiono due ostaggi israeliani: Elkana Bohbot e Yosef-Haim Ohana, entrambi rapiti durante l’attacco del 7 ottobre 2023. Il video, della durata di poco più di tre minuti, mostra uno dei due uomini in condizioni di salute precarie e include un appello accorato per la fine della guerra nei territori palestinesi. Non è chiaro quando il video sia stato registrato.

Nessun riconoscimento dello Stato di Palestina da Biden

Voci secondo cui il presidente Joe Biden, in procinto di partire per una missione diplomatica nella regione, potrebbe annunciare il riconoscimento dello Stato di Palestina sono state smentite. L’ambasciatore USA Huckabee ha chiarito che la visita non prevede tappe in Israele, spiegando che il viaggio toccherà invece “luoghi in cui gli interessi economici americani sono in evoluzione”.

Proseguono i colloqui indiretti USA-Iran

In parallelo, si è concluso anche il quarto round di negoziati indiretti tra Stati Uniti e Iran, con Oman nel ruolo di mediatore. Il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, ha definito i colloqui “difficili ma utili”, sottolineando la volontà delle parti di ridurre le divergenze sul dossier nucleare. Un funzionario statunitense ha confermato il buon esito del confronto e preannunciato un nuovo round di discussioni a breve.

Un equilibrio instabile

Questi sviluppi rappresentano un momento delicato e potenzialmente decisivo nel quadro regionale. Mentre sul campo continuano le ostilità e la crisi umanitaria peggiora, sul piano diplomatico emergono timide aperture che potrebbero, se coltivate, dare il via a nuovi scenari di dialogo e riconciliazione.

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