L'Aquila, 26 aprile 2025 – Due giovani di 19 anni, residenti fuori Regione, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Pescocostanzo con l'accusa di truffa aggravata in concorso. L'arresto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, a seguito di un'indagine scattata dopo la denuncia di una donna di 88 anni, vittima di una truffa ben orchestrata.
Tutto è cominciato nella mattinata di ieri, quando l'anziana signora, residente nella provincia di Pescara, riceve una telefonata da un uomo che si fingeva il suo nipote. L'uomo le racconta una storia falsa, dicendole che la figlia dell'88enne avesse bisogno di fare dei bonifici urgenti all’ufficio postale e che sarebbe stata necessaria una somma di denaro ingente. Il raggiro prosegue con la richiesta di consegnare i soldi a una persona che si sarebbe presentata presto a casa della donna, per poi portarli alla figlia in difficoltà .
Confusa e preoccupata, l'anziana accetta di consegnare la somma richiesta e, per raggiungere l'importo totale, è costretta a privarsi anche dei suoi gioielli più preziosi, tra cui le fedi nuziali e una collana d’oro, accumulati nel corso di una vita intera.
Nel pomeriggio, un’auto sospetta, con a bordo i due giovani, viene intercettata dalla pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Pescocostanzo, impegnata in un normale servizio di controllo del territorio sulla S.S. 17. Dopo aver fermato il veicolo e avviato un controllo, i Carabinieri notano un comportamento sospetto da parte dei due occupanti, già noti alle forze dell'ordine. Ciò giustifica una perquisizione personale e veicolare.
Durante la perquisizione, i Carabinieri rinvengono nella vettura una somma di oltre 500 euro in contante e due oggetti atti ad offendere, tra cui un coltello con una lama di 14 cm e un taglierino. Inoltre, nel cruscotto dell'auto, nascosto con cura, viene trovato un sacchetto contenente numerosi monili e oggetti in oro, compatibili con quelli descritti dalla vittima.
I successivi accertamenti permettono di risalire rapidamente alla donna di Spoltore (PE), che conferma la descrizione precisa dei gioielli rubati. Le forze dell'ordine, quindi, riescono a collegare senza ombra di dubbio la refurtiva rinvenuta nell'auto dei due giovani alla truffa appena commessa.
Al termine degli accertamenti, i due 19enni sono stati arrestati in flagranza di reato per truffa aggravata in concorso e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Sulmona, sono stati condotti in carcere in attesa dell'udienza di convalida.
Le indagini proseguono, con i Carabinieri che stanno cercando di verificare se i due arrestati siano coinvolti in altri episodi simili, sia in questa provincia che altrove, e se possano esserci altri complici nella rete.
Si ricorda che, come per ogni procedura legale, gli arrestati sono considerati innocenti fino a una sentenza definitiva. Le indagini continuano a essere monitorate dalle autorità competenti, e i provvedimenti adottati necessitano della verifica e convalida da parte dell'Autorità Giudiziaria.
Questo arresto rappresenta un importante risultato nella lotta contro le truffe agli anziani, un fenomeno purtroppo sempre più diffuso che colpisce le fasce più vulnerabili della società .
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