NOCETO (PR) – Una bambina di quasi due anni è stata salvata dai Carabinieri dopo essere stata lasciata chiusa all’interno di un’auto parcheggiata sotto il sole cocente, con i finestrini completamente chiusi. L’episodio è avvenuto nel primo pomeriggio del 3 aprile in Piazza Adami, nel centro del comune parmense. La madre, una donna 37enne di origine straniera, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Parma con l’accusa di abbandono di minore.
Secondo quanto ricostruito, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Noceto, impegnata in attività di prevenzione sul territorio, è stata avvicinata da un cittadino visibilmente preoccupato, che ha segnalato la presenza di una bimba sola a bordo di un SUV nero, parcheggiato da almeno venti minuti sotto il sole.
Giunti sul posto, i militari hanno trovato la piccola seduta nel suo seggiolino, con il viso arrossato e gli occhi chiusi, in condizioni che apparivano subito critiche a causa della temperatura interna dell’auto, aggravata da una giornata primaverile con 26°C e dall’abbigliamento pesante della bimba. Non ricevendo risposta ai richiami e ai colpi sui vetri, uno dei Carabinieri ha deciso di intervenire con urgenza, rompendo il finestrino posteriore per poter aprire la portiera e trarla in salvo.
Fortunatamente, la bambina non ha riportato gravi conseguenze. È stata subito messa in sicurezza e idratata, mentre un altro militare si è attivato per rintracciare i familiari. Dopo alcuni minuti, la madre è stata individuata all’interno di un negozio della zona. Poco dopo, su richiesta dei militari, è intervenuto il personale sanitario della Croce Rossa di Pontetaro, che ha confermato le buone condizioni generali della bambina, nonostante lo stato di evidente disagio.
Al termine degli accertamenti, i Carabinieri hanno ascoltato diversi testimoni, tra cui il cittadino che per primo ha dato l’allarme. La madre è stata denunciata per abbandono di minore e sanzionata amministrativamente per aver trasportato la figlia su un sedile privo del dispositivo anti-abbandono obbligatorio per legge.
Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma. Si precisa che, in base al principio di presunzione di innocenza, la donna è attualmente solo indagata e la sua posizione sarà definita solo al termine del procedimento giudiziario e in presenza di un'eventuale sentenza definitiva di condanna.
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