ROMA - Il Papa ha trascorso una notte tranquilla, all'indomani del dodicesimo anniversario della sua elezione al soglio pontificio e alla vigilia del trentesimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma. Dopo un mese di degenza, iniziato il 14 febbraio 2025, cresce l'attesa per conoscere la data delle sue dimissioni e per sapere come proseguirà la fisioterapia respiratoria, che continua ad essere un aspetto cruciale del suo recupero.
In queste settimane, si sono intensificate le voci di corridoio riguardo alla complessità del suo quadro clinico. Alcuni rumors suggeriscono che, a causa della situazione, sia stato predisposto un piano di ospedalizzazione presso Casa Santa Marta, la residenza papale, per fronteggiare eventuali emergenze legate alla sua salute.
Nonostante il miglioramento delle sue condizioni generali, resta da sciogliere la riserva su come il Papa proseguirà il suo percorso di recupero e se le necessità mediche implicheranno altre scelte logistiche. A questo riguardo, sono in corso valutazioni sul proseguimento delle cure e sulle modalità di supporto alla sua salute.
Un altro punto di incertezze riguarda la gestione dei riti religiosi legati alla Settimana Santa e alla Pasqua. Vista la delicatezza della sua situazione, è molto probabile che i Cardinali del Collegio Cardinalizio vengano incaricati di delegare le celebrazioni liturgiche, già impegnati anche nelle funzioni legate al Giubileo. La preghiera e il supporto da parte della Chiesa universale restano fondamentali in questo periodo di prova per il Pontefice.
Il mondo cattolico continua a seguire con attenzione l'evolversi della situazione, esprimendo vicinanza e solidarietà al Santo Padre.
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