Roma, ladro ferito durante rapina muore: vigilante accusato di omicidio

ROMA - Non ce l'ha fatta il ladro che, insieme ad altri complici, ha tentato una rapina in un appartamento sulla via Cassia, nell'area nord della Capitale. La posizione della guardia giurata che ha sparato contro il giovane si aggrava: l'accusa passa da tentato omicidio a omicidio.

Il vigilante, un uomo di 62 anni, avrebbe esploso una serie di colpi, uno dei quali ha colpito alla testa il 24enne di origini romene. Il giovane, ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale San Filippo Neri, è deceduto dopo diverse ore di agonia. L’episodio risale al tardo pomeriggio di ieri, quando la banda di ladri si era introdotta in un appartamento al primo piano, dopo essersi arrampicata dal balcone, con l’obiettivo di rubare soldi, gioielli e argenteria.

Le indagini

Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, i malviventi si trovavano nello stabile accanto a quello della guardia giurata e, dopo aver immobilizzato la proprietaria dell’abitazione, hanno tentato di smurare la cassaforte. I rumori hanno allertato il vigilante che è intervenuto, mettendo in fuga i quattro ladri, i quali hanno anche cercato di investirlo. Nel cortile del palazzo, il 62enne avrebbe esploso circa dieci colpi di pistola, alcuni anche mentre i rapinatori erano in fuga. Uno di questi colpi ha colpito il giovane, che è caduto a terra mentre cercava di scavalcare un cancello nel tentativo di scappare.

La pistola della guardia giurata è stata sequestrata e verranno effettuati accertamenti balistici per chiarire ulteriormente la dinamica dell’accaduto. Le autorità stanno valutando se l’uso della forza da parte del vigilante sia stato eccessivo o se si sia trattato di un’azione dettata dalla legittima difesa.

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