Picchia ancora i genitori e distrugge il braccialetto elettronico: in carcere un trentatreenne


SGURGOLA – Nuovi guai per un trentatreenne di Sgurgola, già noto alle forze dell'ordine, che è stato arrestato ieri pomeriggio dai Carabinieri con l'accusa di aver violato gli obblighi a lui imposti dal giudice. L'uomo, sottoposto dal 1° dicembre alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai suoi genitori e al controllo tramite braccialetto elettronico, è stato trasferito in carcere a seguito di un provvedimento emesso dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone.

Il provvedimento originario era stato disposto a causa dei maltrattamenti ripetuti ai danni dei genitori, che l'uomo, in preda a continue richieste di denaro per l'acquisto di sostanze stupefacenti, aveva messo in atto. Nonostante la misura cautelare, il 33enne non ha rispettato le prescrizioni a lui imposte, mostrando da subito insofferenza nei confronti del braccialetto elettronico. La situazione è peggiorata quando, nei giorni scorsi, l'uomo ha distrutto il dispositivo di controllo, facendo scattare l'aggravamento della sua posizione da parte delle autorità giudiziarie.

I Carabinieri di Sgurgola, dopo aver rintracciato l'uomo, lo hanno condotto in caserma e, al termine delle formalità di rito, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Frosinone. Le indagini continuano, e la sua posizione giudiziaria sarà esaminata nel corso del processo, in conformità con il principio della presunzione di innocenza. Fino alla sentenza definitiva, l'indagato rimane solamente indiziato del reato.

L'incidente evidenzia nuovamente il legame fra violenza domestica e dipendenze da sostanze, e la difficoltà di applicare misure coercitive efficaci nei confronti di chi non rispetta gli obblighi imposti dalla giustizia.

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