Operazione contro la ‘Ndrangheta: 25 arresti, sequestri per 1,8 milioni e perquisizioni in Italia e Spagna

BRESCIA – Questa mattina, un’operazione congiunta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) della Procura della Repubblica di Brescia ha portato all’arresto di 25 persone con accuse legate alla detenzione illegale di armi, riciclaggio, usura, ricettazione aggravati dal metodo mafioso e spaccio di sostanze stupefacenti. Contestualmente, sono stati sequestrati beni e disponibilitĂ  finanziarie per un valore complessivo di oltre 1,8 milioni di euro.

L’indagine, avviata nel settembre 2020, ha riguardato l’attivitĂ  di un’associazione per delinquere di matrice ‘ndranghetista, legata alla cosca Alvaro di Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC). Il gruppo avrebbe operato in provincia di Brescia riproducendo la struttura e le dinamiche tipiche di una “locale” di ‘Ndrangheta, estendendo la sua influenza anche a Milano, Reggio Calabria, Como, Lecco, Varese, Viterbo e persino in Spagna.

Le accuse e i dettagli dell’indagine

Il gruppo, sfruttando il metodo mafioso, avrebbe messo in atto una serie di attivitĂ  illecite, tra cui:

  • Estorsioni, traffico di armi e stupefacenti, usura e scambio elettorale politico-mafioso;
  • Emissione di fatture false per un valore complessivo di circa 12 milioni di euro, attraverso aziende fittizie create per riciclare denaro e ridurre i redditi imponibili di imprenditori compiacenti;
  • Coinvolgimento di figure insospettabili, tra cui una religiosa che avrebbe veicolato messaggi tra detenuti e membri liberi del sodalizio, sfruttando il suo ruolo di accesso nelle carceri.

Durante le indagini, sono stati documentati rapporti tra il sodalizio mafioso e un soggetto pubblico attivo nella comunitĂ  bresciana, in un presunto pactum sceleris di scambio elettorale con promesse di vantaggi economici illeciti.

Il sequestro e le perquisizioni

Le autoritĂ  hanno disposto sequestri preventivi per un valore di oltre 1,8 milioni di euro, ritenuti provento di reati tributari e di riciclaggio. Inoltre, sono state condotte perquisizioni nelle province di Brescia, Bergamo, Verona e Treviso, con il coinvolgimento di 300 agenti delle Forze dell’Ordine, unitĂ  cinofile specializzate e strumenti avanzati per la ricerca di contanti e armi.

Le forze in campo

L’operazione ha visto la collaborazione di:

  • Arma dei Carabinieri,
  • Polizia di Stato con il Servizio Centrale Operativo (SCO),
  • Guardia di Finanza con il Servizio Centrale I.C.O. e unitĂ  specializzate in pronto intervento.

Un passo contro la pervasivitĂ  mafiosa

La complessa indagine ha messo in luce la capacitĂ  della ‘Ndrangheta di adattarsi al contesto del Nord Italia, affiancando reati tradizionali a sofisticate operazioni economico-finanziarie. Sebbene i provvedimenti siano stati emessi sulla base degli elementi raccolti finora, vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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