Truffa del 'falso avvocato' a un'anziana: due arresti in flagranza

ASCOLI PICENO - Due truffatori campani sono stati arrestati in flagranza di reato dopo aver messo a segno una truffa da oltre 10.000 euro ai danni di un'anziana residente ad Acquasanta Terme. Il modus operandi, tipico della truffa del falso avvocato, ha visto i due malfattori riuscire a convincere la vittima di 87 anni a cedere i suoi beni d'oro, facendole credere che suo figlio fosse coinvolto in un incidente e rischiasse l’arresto.

La truffa in dettaglio

Nel primo pomeriggio del 1 aprile, la vittima ha ricevuto una telefonata da un sedicente avvocato, che l’ha informata di una grave situazione legale che riguardava suo figlio, coinvolto in un incidente in cui avrebbe investito una donna. Il finto legale ha spinto la donna a temere per l’arresto del figlio, rassicurandola che l’unico modo per evitare guai maggiori fosse versare una somma di denaro. Alla richiesta dell'anziana di non avere soldi in casa, il truffatore le ha proposto di cedere oro che aveva in casa, chiedendole addirittura di pesarlo.

Dopo la telefonata, un uomo si è presentato alla porta dell’anziana, dicendole di essere venuto per ritirare l'oro da consegnare in tribunale. La donna, convinta dalla sceneggiata, ha ceduto i suoi monili d'oro. Tuttavia, non sapeva che, mentre la truffa si stava consumando, i Carabinieri della Compagnia di Ascoli Piceno, già impegnati in un servizio di contrasto alle truffe agli anziani, stavano monitorando la zona.

L'intervento delle forze dell'ordine

Grazie al sistema di videosorveglianza che aveva rilevato il veicolo sospetto utilizzato dai truffatori, i Carabinieri sono intervenuti tempestivamente. Dopo un breve inseguimento, l'auto dei truffatori, un'utilitaria presa a noleggio, è stata bloccata. A bordo del veicolo sono stati fermati due uomini di 31 e 26 anni, entrambi residenti in Campania e già noti alle forze dell'ordine per episodi simili. La perquisizione ha portato al rinvenimento di vari monili in oro del valore di oltre 10.000 euro, oltre a diversi telefonini.

Il recupero e il riconoscimento della refurtiva

I Carabinieri, dopo aver recuperato tutta la refurtiva, hanno contattato l’anziana vittima, che ha riconosciuto senza indugi i suoi monili. La donna è quindi rientrata in possesso del bottino. Il veicolo e i telefoni cellulari sono stati sequestrati come parte delle indagini.

Le accuse e le indagini

I due truffatori sono stati arrestati con l'accusa di truffa pluriaggravata, sostituzione di persona e furto. Sono stati trasferiti presso la Casa circondariale di Marino del Tronto, a disposizione della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno. Ulteriori approfondimenti sono in corso per verificare se gli arrestati siano coinvolti in altre truffe simili nella zona.

Prevenzione e sensibilizzazione

Il Comando Provinciale Carabinieri di Ascoli Piceno prosegue l’attività di sensibilizzazione rivolta agli anziani, organizzando incontri per fornire informazioni su come riconoscere le tecniche utilizzate dai truffatori e su come difendersi. Grazie alla prontezza nell'intervento, i Carabinieri sono riusciti a fermare i malfattori e restituire il maltolto alla vittima, evitando che l’anziana subisse danni irreparabili.

L’azione tempestiva delle forze dell'ordine è stata determinante nel garantire la giustizia e nel prevenire altre possibili truffe.

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