ROMA - Clima incandescente alla Camera dei Deputati, dove la manovra economica continua a essere oggetto di aspre polemiche tra maggioranza e opposizioni. Una lettera congiunta dei capigruppo di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Alleanza Verdi e Sinistra è stata inviata al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per chiedere il blocco delle modifiche proposte dai relatori in Commissione Bilancio. La richiesta si basa sulla difficoltà di analizzare, in tempi così stretti, un pacchetto di modifiche ampio e diversificato, che le opposizioni definiscono una vera e propria “manovra-bis”.
Le critiche delle opposizioni
La lettera sottolinea la “struttura estremamente eterogenea” delle modifiche depositate venerdì sera, che spaziano dalla fiscalità diretta e indiretta alle politiche sanitarie, passando per il rifinanziamento di missioni internazionali, incentivi all’occupazione e interventi per il Mezzogiorno. Gli emendamenti, lamentano i firmatari, sono privi delle relazioni tecniche necessarie per una valutazione completa.
Fontana ha replicato ricordando di aver già richiesto lo spacchettamento di un maxiemendamento in tre parti per rendere le proposte più omogenee. Tuttavia, ha ribadito che la manovra, per sua natura, include interventi su una vasta gamma di materie. Le opposizioni, ha aggiunto, possono presentare subemendamenti o richiedere la votazione per parti separate, strumenti che rientrano nelle loro prerogative.
Le modifiche in discussione
Tra le novità introdotte dagli emendamenti, spiccano l’aumento da 800 a 1.000 euro del tetto per le detrazioni sulle spese scolastiche delle scuole paritarie, richiesto da Noi Moderati, e l’esclusione dal tetto delle detrazioni delle somme investite in start-up e PMI innovative, proposto dalla Lega. Un’altra misura sostenuta dalla Lega è l’ampliamento della flat tax per i lavoratori dipendenti, con l’innalzamento a 35mila euro del reddito massimo per accedere all’agevolazione.
Sul fronte dei servizi sociali, vengono stanziati 45 milioni di euro per il 2025 e altri 5 milioni destinati ai comuni in difficoltà finanziaria. Per la Regione Molise, in crisi sanitaria, arrivano 45 milioni di euro di sostegno.
La norma anti-“furbetti” della Naspi
Un’altra novità rilevante riguarda la lotta ai cosiddetti “furbetti” della Naspi. Saranno introdotti tempi minimi di lavoro nel nuovo impiego per contrastare le dimissioni volontarie seguite da riassunzioni e licenziamenti brevi, spesso utilizzati per ottenere l’indennità o aggirare i ticket di licenziamento a carico delle aziende.
Prossimi passaggi
La tabella di marcia resta serrata: la Commissione Bilancio dovrebbe completare l’esame delle modifiche entro martedì mattina, per consentire l’approdo in Aula mercoledì. La fiducia sul testo è prevista per venerdì, ma lo scontro tra maggioranza e opposizioni non sembra destinato a placarsi, alimentando tensioni su una manovra che già si preannuncia al centro di un acceso dibattito parlamentare.
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