Spaccio di stupefacenti: arrestati 6 uomini a Roma, smantellata una piazza di spaccio nella periferia della Capitale

ROMA - I Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante, supportati dal Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria e dal Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare, hanno arrestato sei persone nell'ambito di un’operazione contro lo spaccio di stupefacenti alla periferia della Capitale. L'operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Roma, ha portato all’esecuzione di ordinanze di arresto per cinque uomini, ora in carcere, e uno agli arresti domiciliari. Gli arrestati sono gravemente indiziati di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine, iniziata nel novembre 2023 e conclusa nell’aprile 2024, ha permesso di smantellare una rete di spaccio attiva nel quartiere di Casal Bruciato, con base in un locale abusivamente occupato, precedentemente utilizzato come sala giochi. Qui, i membri dell’organizzazione operavano seguendo un sistema ben strutturato per garantire il continuo rifornimento di cocaina e crack, utilizzando codici alfanumerici per indicare quantità e qualità delle sostanze.

Il locale, denominato “bisca”, era protetto da una porta in ferro e sorvegliato da una rete di vedette che controllava l’ingresso e monitorava i clienti. L’intera attività era organizzata con sistemi di videosorveglianza e dispositivi dedicati esclusivamente all’attività illecita, con telefoni intestati falsamente. Il sistema aveva l’obiettivo di evitare l’intervento delle forze dell’ordine, che però sono riuscite a scoprire e disarticolare l’intera rete.

Nel corso dell’operazione, i Carabinieri hanno sequestrato due locali commerciali e un appartamento, oltre a una pistola scacciacani, sistemi di videosorveglianza, strumenti per il taglio e confezionamento della droga, smartphone, e 24.155 euro in contanti. Sono stati documentati oltre 5.600 episodi di spaccio, con un volume d’affari di decine di migliaia di euro.

Gli indagati, al momento, si trovano nella fase delle indagini preliminari e sono da ritenersi innocenti fino a eventuale sentenza definitiva.

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