ROMA - Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha annunciato l’intenzione di denunciare l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia per le sue dichiarazioni, giudicate prive di fondamento, in cui sostiene che il ministro sia "sotto ricatto" da parte di alcuni "direttori di settimanali". Secondo l’avvocato di Sangiuliano, Silverio Sica, tali affermazioni non hanno prove a sostegno: "Non c’è ragione per cui possa essere ricattato. Escludiamo categoricamente che vi siano stati ricatti".
Boccia, in un'intervista a La Stampa, ha anche accusato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni di sessismo, sostenendo che avrebbe imposto al ministro una "linea" su come affrontare pubblicamente la questione della loro relazione, confermata dallo stesso Sangiuliano, che è sposato. "Con una persona con cui ho una relazione non mi scambio solo foto innocenti, ma anche messaggi più piccanti", ha dichiarato Boccia, insinuando che Sangiuliano abbia condiviso dettagli della loro relazione, ma lasciando aperto l’interrogativo su quanto intimo fosse il loro legame. Secondo La Repubblica, Boccia avrebbe confidato agli amici che il ministro le avrebbe detto di non vivere più con la moglie.
Nel frattempo, il caso è stato sottoposto all'attenzione della Corte dei Conti, che sta esaminando le presunte spese sostenute dal Ministero per coprire i viaggi di Boccia. Il ministro ha accolto positivamente la notizia, dichiarando: "Sono lieto che la Corte dei Conti stia valutando la possibilità di aprire un fascicolo. Avrò modo di chiarire tutto e dimostrare che non sono stati utilizzati fondi pubblici per coprire spese personali".
Le accuse di Boccia e la questione delle trasferte
Boccia afferma di aver frequentato Sangiuliano professionalmente a partire dal maggio 2023, partecipando a numerosi eventi insieme, tra cui visite a Pompei, Ercolano, Polignano a Mare, Taormina e Milano. Sebbene avesse il titolo di "consigliere per i grandi eventi" grazie a un presunto contratto firmato dal ministro stesso, tale incarico non è mai stato ufficializzato. "Io ho visto il decreto firmato dal ministro e ho firmato il mio contratto, che è stato controfirmato dal capo di gabinetto in sua presenza", ha dichiarato Boccia. Tuttavia, la sua nomina non è mai stata riconosciuta dal ministero.
Boccia sostiene inoltre che i suoi viaggi fossero coperti dal Ministero, mentre Sangiuliano ha negato, dichiarando di aver pagato tutto personalmente. Alcuni viaggi, come quelli ai concerti dei Coldplay e de Il Volo, sarebbero stati di natura privata, non lavorativa.
Informazioni riservate sul G7 di Napoli
Altra questione critica riguarda le informazioni riservate che Boccia afferma di aver ricevuto riguardo al G7 della Cultura che si terrà a Napoli dal 19 al 21 settembre. Secondo l’imprenditrice, le informazioni ricevute includevano dettagli sui percorsi principali e alternativi per i ministri, oltre ad altri aspetti organizzativi, pur non avendo una nomina ufficiale. "Sì, ho ricevuto informazioni riservate", ha dichiarato Boccia, confermando l’esistenza di mail con questi contenuti.
I presunti ricatti a Sangiuliano
Nell’intervista a La Stampa, Boccia ha parlato di "ricatti" subiti da Sangiuliano da parte di personaggi potenti nei "palazzi del potere", in particolare da direttori di settimanali. Tuttavia, non ha fornito prove concrete, spiegando di aver visto e ascoltato conversazioni e messaggi che, a suo dire, certificano questi ricatti. Il legale di Sangiuliano ha smentito con fermezza queste affermazioni e ha confermato che il ministro procederà legalmente contro chiunque lo accusi di essere ricattabile.
Il futuro politico di Sangiuliano
Nonostante la vicenda sia al centro di una forte polemica, l’avvocato di Sangiuliano ha definito il ministro "sereno", pur riconoscendo il suo dispiacere per l'impatto sulla sua carriera politica. Secondo Sica, le eventuali dimissioni di Sangiuliano dipenderanno dalla sua volontà di "recuperare la libertà di azione" rispetto a quella che è ormai una "bagarre politica".
Resta da vedere come si evolverà il caso, ma la denuncia di Sangiuliano contro Boccia appare imminente, in attesa che il clima politico si calmi.
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