L’attività investigativa, nel suo complesso, ha consentito di porre in sequestro, oltre al citato sarcofago risalente alla metà del III sec. d.C. di tipologia hapax, 2400 monete di natura archeologica, tra cui spicca un solido d’oro dell’Imperatore Onorio databile tra il IV-V sec. d.C., due unguentari in vetro e numerosi oggetti bronzei decorativi, provenienti verosimilmente da un corredo funerario di epoca romana, oltre a diversi elementi architettonici in marmo dell’area dell’Egeo settentrionale e pietra, tutti riconducibili all’età romana imperiale.
Tali manufatti, secondo i funzionari archeologi della Soprintendenza, sono risultati compatibili, per provenienza, con l’area dell’antico teatro romano di Augusta Bagiennorum, risalente al I sec. a.C., nelle vicinanze dell’attuale Comune di Bene Vagienna.
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