Damiano al Tecnopolo per la Giornata Mondiale della Sicurezza: 'Il cantiere digitale per fermare le morti sul lavoro'


REGGIO EMILIA
– Un coordinamento digitale e ottimizzato per aumentare la sicurezza sul lavoro. È la proposta dell’Onorevole Cesare Damiano, Presidente dell’Associazione Lavoro&Welfare e già Ministro del Lavoro, al tecnopolo di Reggio Emilia per l’evento organizzato da Ifoa in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro. Damiano è partito considerando i fatti di cronaca.

"Cosa hanno in comune le recenti stragi sul lavoro? Prendiamo come riferimento le ultime, Brandizzo, Esselunga, Bari – ha introdotto Damiano – in ognuna di queste circostanze, una delle cause comuni delle tragedie è stata la mancanza di un elemento imprescindibile nel cantiere, il coordinamento". Proprio su questo aspetto Damiano si è soffermato. "Rendere più efficace ed efficiente il coordinamento – ha continuato – potrebbe infatti rappresentare la soluzione; potrebbe permetterci di abbattere, finalmente, il muro dei mille morti annuali, cifra dalla quale non riusciamo ancora a discostarci". Da qui la proposta del cantiere digitale. "Con cantiere digitale – ha precisato – intendo un coordinamento digitale e ottimizzato, possibile grazie all’utilizzo di un’innovativa tecnologia e dell’intelligenza artificiale. Questo è il futuro. Continuiamo a lottare, bisogna lottare sempre: le vie per la tutela sono due, quella legislativa e quella della contrattazione, puntiamo sulla digitalizzazione. Io continuerò a lottare!".

Stamattina l’evento al Tecnopolo dal titolo "Responsabilità e formazione: la chiave per la salute e la sicurezza sul lavoro – Una scelta morale e legale per il datore di Lavoro" ha riunito numerosi imprenditori ed esperti.

Dopo lo spettacolo teatrale "Bianco Sporco" della compagnia “Teatro dei sentieri”, il dibattito, moderato dalla giornalista Anna De Roberto, è stato aperto dal Direttore generale di Ifoa Umberto Lonardoni, che ha subito messo in evidenza quanto la formazione sia centrale per affrontare il tema della sicurezza sul lavoro, purtroppo più attuale che mai, specie nella nostra Regione.

La parola è poi passata all’onorevole Damiano e all’avvocato cassazionista Rolando Dubini, docente e formatore esperto in materia salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

"La tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori – ha detto – è una priorità assoluta in ogni luogo di lavoro, in base all'etica, alla Costituzione (art. 32), all'articolo 2087 del Codice civile, al testo unico di sicurezza sul lavoro (D.Lgs. n. 81/2008) e D.Lgs. n. 231/2001), agli articoli 437, 589 e 590 del Codice penale, al buon senso e al senso di umanità. In particolare l'articolo 2087 del Codice civile obbliga ogni datore di lavoro a garantire la massima tutela della integrità psicofisica di chi lavora adottando tutte le misure tecnologiche, organizzative, procedurali derivanti dalla particolarità della mansione, dall'esperienza e dalla miglior tecnica disponibile. La dimensione digitale e tecnologica può favorire un miglioramento decisivo della salute e sicurezza sul lavoro, e non a caso sempre più spesso si parla e si implementa quello che viene definito il ‘cantiere digitale’. È questa la via giusta per ridurre gli infortuni soprattutto nelle attività a rischio più alto".

Altra voce autorevole quella del dottor Matteo Riccò del Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (Psal) del Dipartimento di Sanità Pubblica.

"Il mondo del lavoro in Italia e, in particolare a Reggio Emilia – ha spiegato – sta affrontando una sfida senza precedenti, determinata dal sovrapporsi della globalizzazione, della transizione tecnologica, dei mutamenti climatici, delle crisi politiche globali, e della transizione demografica. Quest’ultima sta imponendo alle generazioni nate dopo il 1960 di restare al lavoro sempre più a lungo, anche in contesti particolarmente critici. Si aggiunga a questa considerazione la lunga crisi economica, formalmente iniziata nel 2008, e severamente esacerbata dalla pandemia COVID-19, fenomeni che hanno in ultima analisi portato al deterioramento non solo della competitività industriale del nostro Paese, ma anche di tutto il contesto del mondo lavorativo, ivi compresa la sfera della sicurezza sul lavoro. In questo quadro, come richiamato dal recente Piano Nazionale della Prevenzione, declinato sia a livello Regionale che locale, gli Organi di Vigilanza delle Ausl sono pertanto chiamati non solo a svolgere una sempre più intensa e attenta attività di vigilanza sul rispetto del mandato normativo, ma anche a farsi parte propulsiva nel mantenimento e nel miglioramento delle condizioni di lavoro, per tramite dell’innovativo strumento dei Piani Mirati di Prevenzione".

Con l’appuntamento Ifoa ha voluto contribuire al dibattito in corso a livello nazionale, illustrando e discutendo degli strumenti e delle strategie efficaci che il datore di lavoro può adottare per valorizzare e incoraggiare comportamenti sicuri e creare un ambiente di lavoro più protetto.

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