Giorgia Meloni alla Camera: sostegno all'Ucraina e critiche alle opposizioni

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ROMA - La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha fatto ritorno questa mattina alla Camera dei Deputati per affrontare il dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo. Le comunicazioni erano state rilasciate precedentemente al Senato e il testo è stato poi consegnato a Montecitorio. In un clima teso, Meloni ha ribadito il suo sostegno a Kiev nel perseguire una "pace giusta", pur respingendo l'idea di un intervento diretto in Ucraina.

La posizione della Meloni riguardo all'Ucraina è stata chiara: ha condannato le violazioni sistematiche da parte di Mosca degli accordi internazionali e del diritto internazionale. Ha anche difeso la decisione di firmare un patto "pluriennale di sicurezza" con l'Ucraina. La leader ha inoltre richiamato l'attenzione sul caso di Aleksei Navalny, sottolineando che il suo sacrificio per la libertà non sarà dimenticato. Riguardo alle elezioni in Ucraina, definite "farse", Meloni ha ribadito la condanna del governo, sottolineando che si svolgono su un territorio occupato da Mosca.

Nel suo intervento, Meloni ha anche respinto l'idea francese di un intervento diretto in Ucraina, avvertendo dei rischi di un'escalation pericolosa.

Oltre alle questioni internazionali, la Meloni ha affrontato vari temi, incluso quello agricolo, sottolineando l'importanza attribuita dall'Italia a questo settore e annunciando la presenza del Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida al Consiglio europeo.

Nella replica, la Presidente del Consiglio non ha risparmiato critiche all'opposizione, prendendo di mira soprattutto l'ex premier Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle. Meloni ha ironizzato sul suggerimento di Conte a Volodymyr Zelensky di indossare la cravatta per cercare la pace, commentando che forse Conte pensava che sarebbe stato lui, con la sua pochette, a governare l'Italia. Ha anche attaccato il dem Filippo Sensi per aver criticato i governi che non si allineano con le loro idee, prendendo a esempio l'Ungheria e la Lega di Salvini. La Meloni ha sottolineato che il cambiamento di governo in Polonia ha fatto sì che Varsavia sia ora considerata un Paese di "serie A".

La giornata alla Camera è stata caratterizzata da un serrato confronto politico, con la Meloni che ha difeso con vigore le posizioni del suo governo e ha attaccato le opposizioni su più fronti, mantenendo un tono deciso e assertivo durante il dibattito.

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