Medio Oriente: Islamabad risponde all'Iran con attacchi militari mirati

Il conflitto tra Iran e Pakistan si intensifica con la risposta di Islamabad agli attacchi iraniani. Martedì 16 gennaio, diverse esplosioni hanno scosso la provincia sudorientale iraniana del Sistan e Baluchistan, al confine con il Pakistan. Teheran ha dichiarato che almeno nove persone sono state uccise nell'area della città di Saravan, definendo l'operazione necessaria per eliminare basi di gruppi separatisti sunniti, in particolare del Jaish ul-Adl.

La risposta del Pakistan non si è fatta attendere. Un funzionario dell'intelligence di Islamabad ha confermato che il Pakistan ha condotto attacchi contro gruppi militanti anti-pachistani all'interno dell'Iran. L'obiettivo dichiarato era colpire specificamente i "terroristi", come definiti dal governo pakistano. Una dichiarazione ufficiale da parte del governo è prevista per fornire ulteriori dettagli sull'azione militare.

La tensione è emersa quando l'Iran ha deciso di lanciare un'offensiva in Pakistan per demolire le basi del Jaish ul-Adl, provocando la condanna di Islamabad, che ha accusato Teheran di uccidere diversi civili. Il governo pakistano ha annunciato di riservarsi il diritto di rispondere militarmente all'Iran.

Il Ministero degli Affari Esteri pakistano ha fornito ulteriori dettagli, spiegando che gli attacchi militari erano altamente coordinati e specificamente mirati ai nascondigli dei terroristi. L'operazione, denominata "Marg Bar Sarmachar", ha avuto lo scopo di contrastare imminenti attività terroristiche su larga scala pianificate dai cosiddetti Sarmachar.

La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione l'escalation delle tensioni tra Iran e Pakistan, sottolineando la necessità di una risoluzione pacifica per evitare uno scontro aperto nella regione.

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