Vertice del G20 a Nuova Delhi: accordi, polemiche e focus sull'ambiente

(CC-BY-NC-SA 3.0 IT)
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha dato il benvenuto ai leader del G20 al centro convegni Bharat Mandapam di Nuova Delhi, annunciando un risultato sorprendente: "Tutti i Paesi del G20 sono d'accordo sulla dichiarazione finale". Tuttavia, questo annuncio è seguito da polemiche e indiscrezioni riguardo alla definizione della situazione in Ucraina, un tema su cui Mosca e Pechino si sono sempre mostrate contrarie.

La dichiarazione congiunta del G20 ha condannato l'"uso della forza" in Ucraina per conquiste "territoriali", sebbene non menzioni direttamente la Russia. Kiev ha reagito con delusione, poiché il testo non menziona l'aggressione russa in Ucraina. La mattinata ha visto anche l'Unione Africana diventare ufficialmente membro permanente del G20, un passo storico.

Al vertice erano presenti leader di spicco come la premier italiana Giorgia Meloni, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente francese Emmanuel Macron. Tuttavia, il presidente cinese Xi Jinping non ha partecipato, mentre l'assenza del presidente russo Vladimir Putin era attesa.

Nella mattinata, tensioni sono emerse tra il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov riguardo all'accordo sul grano, tema che è stato menzionato anche nella dichiarazione finale, sottolineando la necessità della "piena, tempestiva ed efficace attuazione" dell'accordo.

Nel contesto delle sfide globali, il cambiamento climatico è stato un argomento centrale. La premier Meloni ha sottolineato l'importanza del nesso tra clima ed energia, specialmente in un momento in cui il mondo affronta le conseguenze della guerra in Ucraina e dell'uso delle forniture energetiche come strumento di pressione da parte della Russia. Meloni ha anche evidenziato l'emergenza climatica e l'urgenza di impegni concreti da parte di tutti i Paesi per mitigare i cambiamenti climatici.

Il presidente brasiliano Lula ha aggiunto che il pianeta sta affrontando un'emergenza climatica senza precedenti a causa della mancanza di impegno ambientale. Tutti i leader del G20 si sono impegnati a sostenere gli sforzi per triplicare la capacità globale di energia rinnovabile entro il 2030. Tuttavia, l'assenza di impegni temporali precisi sull'eliminazione dei combustibili fossili è stata notata, nonostante l'urgenza evidenziata dal recente rapporto dell'ONU.

Il vertice del G20 ha dunque affrontato molte sfide globali, dalla crisi in Ucraina all'ambiente, offrendo una panoramica delle priorità e delle tensioni presenti sulla scena mondiale.

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