Uccisa dall'ex a Silandro, Cim si era licenziato per pedinarla

BOLZANO - Emergono nuovi dettagli sull'omicidio di Celine Frei Matzohl, la giovane di 21 anni uccisa a Bolzano. Il principale sospettato dell'omicidio è Omer Cim, ex fidanzato della vittima, un 28enne di origine turca residente in Val Venosta. Secondo le ultime indiscrezioni, Cim avrebbe lasciato il suo lavoro presso un hotel a Laces, dove lavorava come tuttofare, alla fine di luglio con l'intento di pedinare la sua ex fidanzata.

Nonostante la relazione tra Cim e Celine fosse finita, sembra che l'uomo avesse mantenuto un contatto con lei. La ragazza aveva raccontato ai suoi amici nelle settimane precedenti di essere stata pedinata dall'ex fidanzato, nonostante avesse deciso di porre fine al loro rapporto tossico. I dettagli emergono mentre l'udienza di convalida dell'arresto di Omer Cim è prevista per mercoledì.

Le indagini hanno portato alla luce che l'auto di Cim, il presunto omicida, è stata recuperata in un prato tra Curon Venosta e passo Resia. L'auto era uscita di strada ed è stata inseguita dai carabinieri. Durante una perquisizione nell'appartamento di Cim a Silandro, i militari hanno sequestrato ciò che potrebbe essere stata l'arma utilizzata per uccidere Celine.

La giovane donna è stata dichiarata scomparsa dopo essere uscita di casa il sabato. La madre ha denunciato la scomparsa domenica mattina e poche ore dopo il corpo di Celine è stato scoperto dai carabinieri nell'appartamento a Silandro. Nel frattempo, Omer Cim è stato fermato dai carabinieri in prossimità di Curon Venosta mentre stava cercando, presumibilmente, di lasciare il territorio nazionale a bordo di un'auto.

Nonostante il fermo di Cim, egli non ha reso alcuna dichiarazione alle autorità. Nel solo Trentino Alto Adige, nelle ultime due settimane, si sono verificate tre uccisioni di donne: oltre all'omicidio di Celine Frei Matzohl, sono state uccise Mara Fait, 63 anni, a seguito di una lite condominiale nella zona di Rovereto, e Iris Setti, 61 anni, a seguito di un'aggressione in un parco cittadino sempre a Rovereto.

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