FRANCESCO GRECO - Presentato giorni fa a Roma il RIM (Rapporto
degli Italiani nel Mondo) Rapporto
immigrazione 2022 (Costruire il futuro con i
migranti e i rifugiati), Tau Editrice, Todi
(Perugia), pp. 428, € 20,00, della Fondazione
Migrantes, organismo pastorale della CEI
(Conferenza Episcopale Italiana).
Ricco di dati e di date sull’emigrazione
italiana nel mondo, il “Rapporto” è divenuto
ormai un testo essenziale per chi vuole nel
complesso quanto affascinante mondo degli
italiani emigrati.
La materia è trattata sin nei minimi
particolari con una semplicità dialettica che
facilitò l’approccio, l’analisi, lo studio anche a
chi è culturalmente distante da questo
pianeta ricco di contaminazioni.
Si inizia col dire che l’Italia sta diventando
sempre di più interculturale, e che da Paese
di emigrazione si sta trasformando in Paese
di immigrazione.
E tuttavia, dall’Italia si continua a partire e,
a chiarimento di infiniti pregiudizi, si cita il
fatto che gli immigrati è inferiore al numero di
italiani emigrati, quelli che sono ufficialmente
iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiana Residenti
all’Estero): in Italia sono 5,2 milioni (l’8,8%) i
cittadini stranieri residenti, a fronte dei 5,8
milioni (9,8) di italiani residenti all’estero ai
quali, però, andrebbero sommati quelli, e
sono numerosissimi, che espatriano senza
iscriversi all’AIRE, per non perdere il diritto
alle prestazioni del Servizio Sanitario
Nazionale.
Il volume è impreziosito da numerosissime
tavole illustrative, che ben fotografano la
situazione dei nostri connazionali espatriati.
Assai interessanti le tavole a colori delle
regioni di provenienza e delle mete di
destinazione, col rispettivo numero di unità
paese per paese.
Da qui, in pratica, si capisce che non c’è
punto sperduto del globo terracqueo in cui
non sia arrivato e si sia sistemato un italiano
emigrato.
Il lavoro inquadra poi la situazione
associativa fra la vecchia e la nuova
emigrazione, la dimensione e le funzioni dei
Comites (organismi rappresentativi delle
varie comunità locali) e la questione, sempre
d’attualità, del voto degli italiani all’estero la
cui rappresentanza in Parlamento è stata
assurdamente e drasticamente ridotta per via
delle riforme di recente attuazione e poi il
ruolo degli strumenti digitali.
L’importanza della comunità italiana
all’estero è oggi riconosciuta a tutti i livelli ed
è ampiamente apprezzata in ogni settore:
culturale, economico (si pensi al filone del
turismo di ritorno, recentemente venuto alla
ribalta grazie alla magnifica intuizione della
pugliese Marina Gabrieli), sociale, linguistico,
etc.
La guida si sofferma su tutti questi aspetti,
li analizza da diverse angolazioni per porgerli
agli studiosi ma anche, si ripete, al profano.
In definitiva, un prezioso tesoro di dati e di
informazioni di cui non si può assolutamente
fare a meno se si vuole conoscere e capire a
fondo la realtà dell’Italia extra moenia.
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