Come sono andate le consultazioni del premier incaricato Draghi

(ANSA)
ROMA - Terminata la due giorni di incontri con Mario Draghi, si inizia a delineare con più chiarezza la posizione delle principali forze parlamentari. II futuro del nuovo esecutivo, però, è ancora incerto.

M5S - "La cosa a cui tenevamo di più è che l'azione di governo avesse come pilastro la transizione energetica e ambientale. Abbiamo insistito sull'idea di un super-ministero che coordini tutti gli investimenti indirizzati in politiche che mettano l'ambiente come filtro dell'attività. Abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che si stia immaginando quale sia l'assetto istituzionale che possa adeguarsi a questo approccio. E ci ha raccontato che è andato a verificare l'esperienza francese" sul super-ministero per le poltiiche ambientali". Lo spiega al termine delle consultazioni il capo politico M5S Vito Crimi che aggiunge: ""Una misura come il Mes va fatta se c'è un piano, una convienenza economica e non ci sono. Infatti da Draghi il Mes non è stato minimamente elencato come punto dell'azione di governo". "Gli investimenti devono partire dal Recovery plan che al suo interno contiene quanto serve per il Paese. Partirà da quello che c'è già, elaborato grazie al lavoro del governo uscente e dei nostri ministri. Nessuno stravolgimento ma da lì si parte". "Adesso affronteremo le prossime ore verificando tutto l'aspetto complessivo, quindi anche il tipo di configurazione di governo che intende adottare il professor Draghi e faremo parlare i nostri iscritti. Contiamo nell'intelligenza collettiva per fare la scelta giusta negli interessi del Paese", conclude.

LEGA - "E' stato un incontro molto intenso e utile, spero reciprocamente, stimolante, abbiamo parlato di tante cose, non di ministeri, governi politici e tecnici e non ne parleremo perché abbiamo fiducia nell'idea di squadra per l'Italia". Lo dice il segretario della Lega, Matteo Salvini dopo le consultazioni ricordando che l'unica "deroga" sul punto è stata fatta quando lui ha chiesto che venga istituito il ministero per i disabili. "Abbiamo parlato di Europa, il nostro obiettivo è che l'Italia torni protagonista in Europa. Ci interessa che si faccia l' interesse nazionale in Ue. No all'austerità, ed è condiviso. No a un patto lacrime e sacrifici", racconta. "Mi fa piacere che il professor Draghi abbia citato il modello Genova, con burocrazia zero, mi fa piacere che abbia condiviso la nostra idea". "Il tema ambiente è collegato con lo sviluppo - dichiara - e noi siamo per la transizione ecologica senza ideologia". "Per correre e mettere in sicurezza gli italiani sul piano della salute e dei vaccini occorre superare i mesi accumulati nella precedente gestione", afferma Salvini che dice di aver "condiviso" con Draghi il fatto che ci siano stati finora "ritardi e pasticci sulla salute". "Sul fisco abbiamo presentato la nostra idea di pace fiscale approvata quando eravamo al governo pre Covid e che ha riguardato 13 milioni di cartelle esattoriali, Draghi se andrà a palazzo Chigi si troverà con le cartelle esattoriali". Quindi Salvini fa sapere che Draghi non vuole aumentare le tasse, cosa sulla quale la Lega "è assolutamente d'accordo". E' stato un "secondo incontro utile, proficuo, speriamo che nessuno si metta di traverso", dichiara il leader della Lega. "Servono tre eccellenze italiane, come turismo, moda e mobile, sotto un'unica unica regia per aiutare 3 pilastri per economia italiana", prosegue. "Abbiamo fiducia in Draghi e non parliamo di ministri, ma qualcosa non ha funzionato. La situazione non è quella inglese o israeliana. Non do giudizi su Speranza o Arcuri ma qualcosa non sta funzionando. Serve un cambio di passo".

FORZA ITALIA - "Quello che nasce è un governo che si fonda sull'unità del Paese e delle forze politiche senza preclusioni alcune. E' la risposta a una grave emergenza e durerà il tempo necessario epr superarla". Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, al termine delle consultazioni. "Ho confermato al presidente incaricato il sostegno di Forza Italia con la sollecitazione di fare scelte di grande profilo tenendo conto delle indicazioni dei partiti, ma decidendo in piena autonomia", aggiunge. "Se nascerà questo governo l'Italia riuscirà a sollevarsi e a guardare avanti", assicura.

PD - "Siamo veramente molto soddisfatti per le linee guida e abbiamo apprezzato l'approccio culturale, strategico del professore. Crediamo che i contenuti e la visione sono sicuramente garanzia di serietà, stabilità, forza e autorevolezza della sfida governativa del professor Draghi. Non possiamo che confermare fiducia". Così il segretario Pd Nicola Zingaretti dopo le consultazioni. E' "importante" tra le riforme quella "fiscale" con "pilastri indicati di progressività fiscale, rifiuto di proporre nuove tasse, rifiuto della cultura dei condoni come soluzione di questo tema che sarebbe sbagliata e attenzione alla fiscalità sul lavoro", aggiunge. Come immaginate la squadra di governo? "Non ne abbiamo in alcun modo parlato, non abbiamo affrontato il tema: anche la formula del governo spetterà al presidente incaricato alla luce del mandato del presidente della Repubblica e dalla valutazione sul perimetro della maggioranza. Ci rimettiamo alle valutazioni di Draghi". "Con lui non abbiamo parlato di rapporti con altri partiti e in particolare con la Lega, Pd e Lega sono e rimangono due forze alternative e penso che sia un approccio condiviso anche dalla Lega. Siamo e rimarremo forze alternative e per questo abbiamo detto nessun veto a prescindere. Il punto è verificare quale perimetro programmatico e parlamentare il governo dovrà avere, è la valutazione che deve fare Draghi ed è il cuore di questi colloqui". Zingaretti, che annuncia di aver presentato a Draghi un documento del partito come contributo al programma di governo, ribadisce di ritenere "molto positiva" la scelta europeista indicata dal premier incaricato. Il segretario Dem, rispondendo alle domande dei cronisti, sottolinea la compattezza del partito ("Mai così compatti come ora") ma definisce "da marziani" l'assillo per un eventuale congresso del Pd.

FRATELLI D'ITALIA - "E' stato un incontro basato sui contenuti, ci limitiamo a un confronto franco su questo. Non mi aspettavo che Draghi potesse leggere le nostre proposte ieri notte, ma la nostra posizione è immutata. Non voteremo la fiducia ma faremo opposizione responsabile e patriottica". Così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, al termine delle consultazioni. "Vogliamo lavorare per impedire che le imprese muoiano, chiediamo l'abolizione del cashback grazie al quale potremo liberare 5 miliardi di euro". "Abbiamo posto la questione della difesa delle infrastrutture nazionali che devono rimanere pubbliche". "Non voteremo la fiducia al governo di Draghi ma siamo a disposizione della Nazione, per tutto quello che può essere utile". "Abbiamo chiesto a Draghi che il suo governo ponga fine alla stagione dei Dpcm", ha detto ancora la leader di Fratelli d'Italia. "Draghi - ha spiegato Meloni - ci ha parlato della sua riforma del fisco, immagina che le tasse non aumenteranno e immagina un sistema progressivo e esclude la flat tax". "Draghi ci ha detto che ha un'idea di governo europeista, atlantista e ambientalista. Sul primo e secondo aspetto, l'Italia è parte dell'Unione europea e dell'Alleanza atlantica. Secondo noi va bene, quello che manca non è la presenza in queste istituzioni ma la capacità di starci anche difendendo gli interessi nazionali".

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