di PIERO CHIMENTI - Il Governo Conte sta monitorando la situazione Coronavirus in Italia per affrontare al meglio la spinosa questione della Fase 2 che prevede la ripartenza economica del Paese. Questa fase, che viene valutata attraverso l'indice integrato, prende in considerazione le criticità delle mansioni svolte dai dipendenti e la possibilità di assembramenti sui luoghi di lavoro, suddivise in tre colorazioni in base al rischio: verde, giallo e rosso.
Per quanto riguardo il rischio BASSO (verde) sono coinvolte attività come l’agricoltura, la pesca, l’estrazione di minerali, le imprese edili e tutto il comparto dell’industria manifatturiera in generale (alimentare, tessile, chimica, metallurgica, di legno, carta e pelle, la fabbricazione di computer e di veicoli e mobili). Via libera anche per il settore editoriale, la produzione cinematografica, le attività immobiliari, le agenzie di viaggio e le biblioteche.
A rischio MEDIO (giallo) sono valutati i settori della ristorazione e delle attività sportive, ovvero bar, ristoranti e palestre che hanno chiuso i battenti al pubblico. Stesso livello di criticità anche per la scuola (che rimane comunque CHIUSA) e per un altro settore come i trasporti. I lavoratori impiegati nella gestione delle reti fognarie, nell’assistenza sociale residenziale e nelle ricevitorie, nei locali per le scommesse e nelle sale da gioco hanno invece un rischio integrato medio-alto.
Del rischio ALTO (rosso), invece, fanno parte, il trasporto aereo, l’assistenza sociale e quella sanitaria non residenziale. Si tratta di attività mai sospese, ma ritenute a elevato rischio integrato per le mansioni e i livelli di dell’aggregazione sociale che comportano.
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