Libia: Sarraj a colloquio con Conte. "Haftar si ritiri"

ROMA - "Siamo estremamente preoccupati per l'escalation" in Libia: "gli ultimi sviluppi stanno rendendo un paese una polveriera con forti ripercussioni, temiamo, sull'intera regione". Bisogna "assolutamente fermare il conflitto interno e le interferenze esterne". Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine dell'incontro con il primo ministro libico Fayez Sarraj.

"L'Italia ha sempre linearmente, coerentemente lavorato per una soluzione politica, per contrastare l'opzione militare, ritenendo l'opzione politica l'unica prospettiva che possa garantire al popolo libico benessere e prosperità. Non abbiamo altri obiettivi, non abbiamo agende nascoste" ha detto il premier.

"Possiamo rivendicare come Italia e governo in particolare, una posizione lineare e coerente nel linguaggio, nelle azioni e negli obiettivi".

"Lunedì sarò in Turchia, martedì in Egitto, ma ho già programmato colloqui telefonici con leader di governo e presidenti di vari Paesi che sono coinvolti nello scenario libico. Voglio continuare a tessere questa tela che deve portarci a una soluzione pacifica".

Il premier libico ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio italiano. Sarraj è stato accolto nella sede del governo dal picchetto d'onore.

L'attesto incontro avviene dopo che nei giorni scorsi Conte avere ricevuto il generale Khalifa Haftar, prima anche il premier del governo di Tripoli Fayez al-Sarraj.

Un incontro, previsto nel pomeriggio, che avrebbe già dovuto svolgersi due giorni fa ma che era saltato all'ultimo minuto per volere dello stesso Sarraj, irritato per l'accoglienza riservata al suo rivale.