Migranti, tribunale dei ministri di Catania: "Abuso di potere da parte di Salvini"

CATANIA - Matteo Salvini ancora sotto accusa per la vicenda dei migranti della Gregoretti. "Ha abusato dei suoi poteri privando della libertà personale 131 migranti a bordo dell'unità navale Gregoretti della guardia costiera italiana alle 00,35 del 27 luglio 2019". A lanciare l'accusa il Tribunale dei ministri di Catania dopo gli accertamenti sull'ex ministro degli Interni.

Il documento del Tribunale dei ministri è stato pubblicato da "Il Corriere della Sera" e l'ex ministro ha già replicato alla notizia ieri sera nel corso di un'intervista a Rete4.

"A firma del presidente del Tribunale dei ministri Lamantia, iscritto a Magistratura democratica, viene trasmesso al presidente del Senato che Salvini sarebbe colpevole di reato di sequestro di persona aggravato abusando dei suoi poteri. Rischio fino a 15 anni di carcere. Ritengo che sia una vergogna che un ministro venga processato per aver fatto l'interesse del suo Paese", aveva commentato l'ex ministro.

L'ex vicepremier e ministro degli Interni è accusato di aver "determinato consapevolmente l'illegittima privazione della libertà dei migranti, costretti a rimanere in condizioni psico fisiche critiche a bordo", scrivono i giudici. La vicenda riguarda la nave Gregoretti: il pattugliatore della Guardia Costiera era stato fermo nel porto militare di Augusta (Siracusa) dalla notte del 27 luglio con a bordo oltre 100 migranti soccorsi in mare fino al 31 luglio quando era arrivato il via libera allo sbarco.

"È una vergogna. Vorrei sapere quanto queste indagini costano al popolo italiano. Quanto costano gli uomini ed il tempo sottratti alle indagini vere su criminali veri". Così il leader della Lega a un evento di Confapi in merito all'ultima inchiesta che lo riguarda. "Il fatto che io rischi anni di carcere per aver difeso i confini del mio paese mi fa dire che in Italia c'è un problema".

Dopo l'ufficializzazione da parte della Procura di Catania della richiesta di archiviazione, gli atti erano stati comunque trasmessi al Collegio per i reati ministeriali del Tribunale di Catania.