Tria: "Bisogna ristabilire la fiducia nei confronti dell’Italia"

"Oggi il principale interesse nazionale è ristabilire la fiducia nei confronti dell’Italia, la fiducia dei cittadini e degli investitori, italiani e stranieri" ha dichiarato, in un'intervista a La Stampa, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che ribadisce l'importanza della Tav "Non voglio entrare nel merito della questione costi-benefici, del resto ho detto più volte che ritengo sia un'opera utile da realizzare ed è chiaro che ci possono essere opinioni contrarie. Quando si parla di infrastrutture, e dunque degli investimenti a lungo termine necessari all'Italia, c'è bisogno di certezze. La realtà è che non si possono attirare investimenti se quando si firmano i contratti può essere ritenuto legittimo pensare che un governo, qualunque esso sia, li possa rimettere in discussione, magari modificando il quadro legale in modo retroattivo. Dalla fiducia degli investitori dipende la competitività dell'Italia e la sua crescita reale. Dobbiamo essere attenti a queste dinamiche, tra Italia e Francia c'è solo una incomprensione passeggera dovuta a difficoltà di comunicazione. L'Italia non ha nessun motivo economico di contrasto con la Francia. Certo, loro hanno una politica industriale più aggressiva della nostra, ma questa è la caratteristica del sistema francese, è più compatto e organizzato. Nella mia esperienza delle nostre discussioni sul cambiamento delle politiche di fondo europee ci siamo sempre trovati su posizioni più vicine ai francesi rispetto ad altri Paesi, a partire dall'esigenza di avere convergenze fra Stati e non il contrario. La voce secondo cui arriverà una patrimoniale al 10 per cento crea un allarmismo che può avere effetti destabilizzanti. A parte il fatto che non c'è alcuna intenzione di introdurre una patrimoniale, sarebbe una mossa suicida per il quadro economico. E' una cosa senza senso. Un pò di solidarietà nazionale sarebbe utile quando si parla del futuro dell'economia. Sull'eventualità di una manovra aggiuntiva è chiaro che, se il quadro si aggravasse, i margini di negoziato ci sono e talvolta sono persino automatici. Spero di non doverli utilizzare, perché significherebbe che le cose vanno peggio di quanto pensiamo. Già nel discutere la manovra 2019 il rallentamento dell'economia è stato tenuto da conto".

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